Dal 7 luglio in vendita solo auto con “assistenza alla guida”. Davvero più sicure?

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Autonomous car sensor system concept for safety of driverless mode car control . Future adaptive cruise control sensing nearby vehicle and pedestrian . Smart transportation technology .

Dal 7 luglio tutte le nuove auto dovranno essere dotate di assistenza elettronica volta a ridurre gli incidenti stradali. Mentre i ritocchi dei listini già si fanno sentire, si apre il dibattito sull’effettiva sicurezza delle vetture equipaggiate di dispositivi come l’avviso di velocità eccessiva.

 

Tra una manciata di giorni troveremo negli autosaloni solo vetture dotate di serie di equipaggaiamento di assistenza alla guida, anche i modelli più piccoli e più economici, dunque, dovranno essere dotati di Adas (Advanced Driver Assistance Systems) per essere posti in vendita. Parliamo di nuove immatricolazioni, ovviamente, non c’è alcun obbligo di aggiornare le auto già acquistate.

È quanto stabilito dalla Commissione Europea prevedendo l’installazione, come standard, di sistemi come: l’avviso e correzione di deviazione dalla corsia; la frenata automatica in caso di ostacolo; l’allarme sonnolenza; il sistema di monitoraggio della pressione dei pneumatici; il segnale di frenata improvvisa; il registratore di dati sugli incidenti e l’avviso di velocità eccessiva, noto come “ISA”.

Aumenti… automatici

L’introduzione obbligatoria di una nuova gamma di prodotti elettronici significa per alcune vetture anche la fine della carriera, osserva l’associazione dei consumatori francese Ufc. Che fa degli esempi: la Renault Zoe non supererà il traguardo della GSR2, così come la Twingo, la Suzuki Ignis e tante altre. I modelli che rimarranno in vendita subiranno, dal canto loro, un pesante aggiornamento. Secondo un documento dell’Associazione europea dei fornitori automobilistici (Clepa), il passaggio alla GSR2 costerà almeno 474 euro per veicolo, 617 euro nel peggiore dei casi. Anche se questo calcolo è stato effettuato nel 2018, sembra ancora attuale, spiegano i francesi: Dacia ha appena aumentato di 500 euro la versione entry-level della sua Sandero (oggi 11.990 euro), mentre Peugeot ha fatto lo stesso ad aprile.

Cura peggio della malattia?

Ma se il lodevole desiderio delle autorità pubbliche europee è quello di ridurre gli incidenti stradali, i dispositivi di sicurezza lasciano dubbi nei consumatori transalpini. Il GSR2 richiede l’installazione di serie dell’avviso di velocità eccessiva (ISA). Il sistema emette un suono, più o meno fastidioso, non appena il conducente supera il limite di velocità autorizzato. Quando l’ISA è accoppiato al regolatore di velocità, l’auto si adatta quindi da sola alle limitazioni. Purtroppo l’ISA non sembra ancora essere affidabile. L’Associazione europea dei produttori deplora un sistema che “fa scattare troppi falsi allarmi a causa di un’errata lettura della segnaletica o della presa in considerazione di informazioni obsolete”, mentre l’European Transport Safety Council, organizzazione indipendente senza scopo di lucro che opera per la sicurezza stradale all’interno dell’Ue, segnala “avvisi acustici a cascata incompatibili” con lo scopo desiderato.

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Infine, a preoccupare sono i test effettuati da diverse riviste automobilistiche europee. Per i tedeschi dell’Auto Motor und Sport “l’Isa non supera i test” effettuati un mese fa per un’errata lettura della segnaletica. In Belgio, i collaudatori di Moniteur Automobile raccontano hanno documentato il caso in cui “il regolatore intelligente ha ritenuto opportuno schiantarsi sull’autostrada a causa di una limitazione immaginaria vista su una corsia parallela…” Anche il laboratorio inglese di Thatcham Research, sebbene molto vicino a produttori di apparecchiature automobilistiche, concorda sul fatto che l’ISA può facilmente sbagliarsi in caso di segnaletica illeggibile, zona di lavoro, ecc.