L’E961, derivato dall’aspartame, può creare problemi all’intestino secondo uno studio dell’università britannica Anglia Ruskin. In edicola con il Salvagente il secondo capitolo dell’Enciclopedia degli additivi dedicato proprio agli edulcoranti
Il neotame, l’E961, un dolcificante derivato dall’aspartame, può provocare danni alle pareti dell’intestino e uccidere i “batteri buoni” della flora intestinale. Nonostante l’edulcorante sia tra le soluzioni messe in campo dall’industria alimentare, sempre a caccia di sostituti dello zucchero che comportino però meno rischi rispetto all’aspartame, il sucralosio e la saccarina, lo studio getta vecchie ombre sulla nuova sostanza.
Agli edulcoranti e agli esaltatori di sapidità è dedicato anche il secondo capitolo dell’Enciclopedia degli additivi pubblicato nel nuovo numero del Salvagente in edicola e in digitale: una valutazione, additivo per additivo, alla luce delle nuove ricerche che segnalano più di un pericolo per la salute umana, legati all’uso soprattutto dei dolcificanti.
Il nuovo studio pubblicato su Frontiers in Nutrition, una ricerca condotta dall’Università Anglia Ruskin ha scoperto che il neotame può danneggiare l’epitelio intestinale, che fa parte della parete intestinale. “I nostri risultati – spiegano gli autori – sono i primi a dimostrare che il neotame può danneggiare l’epitelio intestinale direttamente, attraverso il recettore del gusto dolce T1R3, e indirettamente attraverso la stimolazione di cambiamenti patogeni nei batteri intestinali modello che sono strettamente associati all’epitelio”.
In altre parole, il neotame può causare direttamente la morte delle cellule epiteliali e danneggiare indirettamente i batteri “buoni” comunemente presenti nell’intestino. Questo tipo di danno potrebbe portare a problemi di salute come la sindrome dell’intestino irritabile e la sepsi.
Effetti avversi già noti e osservati per altri dolcificanti, tanto che la ricerca si basa su risultati precedenti che collegavano i dolcificanti artificiali saccarina, sucralosio e aspartame (da cui il neotame dericva) a simili danni intestinali.
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“C’è ora una crescente consapevolezza sulla salute degli edulcoranti come la saccarina, il sucralosio e l’aspartame, con il nostro lavoro precedente che dimostra i problemi che possono causare alla parete dell’intestino e il danno ai “batteri buoni” che si formano nel nostro intestino ”, ha spiegato il dottor Havovi Chichger dell’Università Anglia Ruskin.
“Ciò – ha aggiunto lo scienziato – può portare a una serie di potenziali problemi di salute tra cui diarrea, infiammazione intestinale e persino infezioni come la setticemia se i batteri dovessero entrare nel flusso sanguigno. Pertanto – ha concluso – è importante studiare anche gli edulcoranti introdotti più recentemente e la nostra nuova ricerca dimostra che il neotame causa problemi simili”.