I gesti concreti di Barilla per proteggere l’ambiente

BARILLA

Pubbliredazionale a cura di Barilla

9,4 milioni di euro per l’istallazione di un impianto di Trigenerazione di ultima generazione presso il pastificio di Foggia. Il progetto di revamping dell’impianto di trigenerazione dello stabilimento Barilla di Marcianise (CE). Sono solo due degli impegni del Gruppo Barilla per la riduzione degli impatti ambientali.

 

“La gioia del cibo per una vita migliore” non è soltanto un motto. Per Barilla si tratta di una guida, un punto di riferimento dal quale non discostarsi mai, partendo proprio dalla produzione di prodotti buoni, fatti con ingredienti di qualità e provenienti da filiere sostenibili, senza mai tralasciare l’impegno per le persone e per il pianeta.

Barilla, presente in oltre 100 paesi con le sue marche e con 29 siti produttivi, ha investito oltre 10 milioni di euro per la tutela e la protezione ambientale. In particolare, le risorse sono state utilizzate per l’installazione di impianti fotovoltaici destinati a coprire circa il 6% dell’energia usata dai plant presso cui queste tecnologie sono operative.

Ad oggi, il 64% dell’energia elettrica acquistata dal Gruppo proviene da fonti rinnovabili ed è dotata di certificazione d’origine, mentre il 100% dell’energia elettrica utilizzata per i prodotti da forno (Mulino Bianco, Wasa, GranCereale e Pan di Stelle) proviene da fonti rinnovabili.

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In un mondo che punta sempre più verso la riduzione degli impatti ambientali, il Gruppo Barilla continua a migliorare i processi tecnologici dei propri impianti, contribuendo al benessere del Pianeta. In questa direzione va infatti l’investimento di 9,4 milioni di euro per l’istallazione di un impianto di Trigenerazione di ultima generazione presso il pastificio di Foggia in sostituzione del Cogeneratore esistente giunto a fine vita. Il nuovo impianto, che entrerà in funzione prima dell’estate, sarà in grado di produrre il 90% del fabbisogno elettrico del sito, l’85% del fabbisogno termico e il 50% di quello frigorifero.

Nella stessa direzione va anche il progetto di revamping dell’impianto di trigenerazione dello stabilimento Barilla di Marcianise (CE), il primo Pastificio Barilla che ha adottato questa tecnologia e che alimenta oggi il 100% dei consumi termici, circa il 95% dei consumi elettrici e circa il 30% dei consumi di energia frigorifera. Si tratta di interventi che puntano a migliorare ulteriormente le performance energetiche dell’impianto, garantendo un risparmio energetico di circa il 20% dell’energia primaria. Impianti di trigenerazione sono presenti in tutti i pastifici Barilla italiani, quindi anche nei plant di Pedrignano (Parma) e Muggia (Trieste).

Piccoli e grandi gesti d’amore verso il Pianeta che permettono di portare nelle case degli italiani prodotti buoni e rispettosi dell’ambiente.