Solo 9 regioni su 21 riescono a fornire i livelli essenziali di assistenza sanitaria(Lea). È quanto emerge dai primi dati provvisori del Ministero della Salute che fotografano un peggioramento con 12 regioni insufficienti in almeno uno dei tre macro indicatori (prevenzione-ospedale-territorio). Bene Veneto, Emilia e Toscana, male Sardegna, Calabria e Val d’Aosta
Solo 9 regioni su 21 riescono a fornire i livelli essenziali di assistenza sanitaria(Lea) che devono essere garantiti a tutti i cittadini. È quanto emerge dai primi dati provvisori del Ministero della Salute che fotografano un peggioramento con 12 regioni insufficienti in almeno uno dei tre macro indicatori (prevenzione-ospedale-territorio). Bene Veneto, Emilia e Toscana, male Sardegna, Calabria e Val d’Aosta.
Secondo i dati presentati in una audizione lo scorso 6 febbraio al Senato dal direttore della programmazione del ministero Americo Cicchetti, la situazione sembra in peggioramento rispetto ai dati presentati lo scorso anno, relativi al 2022.
Veneto,Emilia e Toscana ai primi posti
Secondo il monitoraggio ancora parziale, il Veneto è la Regione con i risultati migliori, seguito dall’Emilia Romagna e dalla Toscana. Anche la Lombardia e la provincia autonoma di Trento ottengono buoni risultati, mentre al Nord va male la Valle d’Aosta, addirittura è la regione con i dati peggiori e l’unica che presenta valori sotto la soglia in tutte e tre la macroaree.
Chi e in che settore è andato male
Le aree con risultati sotto la sufficienza in uno degli indicatori sono provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Lazio, Abruzzo, Molise, tutte nell’area della Prevenzione. Insufficienti i due settori: Piemonte (Distrettuale e Ospedaliera), Campania (Prevenzione, Distrettuale), Basilicata (Distrettuale, Ospedaliera), Calabria (Prevenzione e Distrettuale), Sicilia (Prevenzione e Distrettuale) e Sardegna (Prevenzione, Distrettuale). Come dicevamo, fanalino di coda: Valle d’Aosta in tutti e tre gli indicatori insufficiente.
L’assistenza distrettuale-territoriale
Per distrettuale, si intende, nello specifico, le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul territorio, dalla medicina di base all’assistenza farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari agli anziani
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