pubbliredazionale in collaborazione con Legge3.it
Gli anni molto duri che stiamo vivendo, in cui le crisi si susseguono una dietro l’altra, alle loro spalle lasciano una scia di vittime da sovraindebitamento. Sono ormai lontani dagli anni del benessere, gli anni in cui gli sforzi e i sacrifici erano proiettati alla costruzione del patrimonio personale o familiare. Adesso i sacrifici servono al mantenimento di una condizione, quando va bene, se non addirittura per la sopravvivenza individuale e della propria famiglia.
Purtroppo per molto tempo questo non è stato chiaro, ci sono voluti anni per arrivare a questa consapevolezza, ci siamo sempre illusi che ogni crisi fosse passeggera e che al suo termine tutto sarebbe tornato come prima.
Questa è la convinzione di Giacomo, padre di una famiglia monoreddito, che nel 2002 lo porta a decidere con la moglie di affrontare un mutuo di 25 anni per l’acquisto della prima casa. Sono anni in cui l’economia ancora gira e i sacrifici si fanno perché è ancora possibile costruire qualcosa. Ma sono comunque anni in cui si sente già il peso dell’euro e dell’abbandono della lira, quindi, dovendo sostenere delle spese personali e familiari ha il bisogno di fare altri prestiti. Ma come spesso accade i guai non arrivano mai da soli e dopo qualche anno la figlia ha dei problemi di salute importanti per i quali necessitano cure altrettanto importanti. Iniziano due anni di calvario fatti di visite, accertamenti, cure e speranze. Anni che necessitano di ulteriori somme importanti, i costi delle cure mediche e delle medicine non possono essere sostenute da uno stipendio ormai lacerato da rate e prestiti, quindi decide di richiedere altri finanziamenti. Quelli che seguiranno saranno anni ancora più duri nei quali la famiglia viene trascinata sempre più giù nel vortice dei debiti.
Ma ancora i guai non terminano e, forse stremata dai troppi debiti, la coppia arriva ad un punto di rottura e nel 2020 la moglie chiede il divorzio con un peso ulteriore sulle spalle di Giacomo. Il giudice sentenzia che la casa rimanga alla ex moglie e ai figli, mantenendo a carico dell’ex marito il 50% del mutuo e, come se non bastasse dispone che ogni mese debba pagare un assegno di mantenimento da 800 € ai figli maggiorenni ma per nulla autosufficienti. Per lui questa sentenza ha il peso di una condanna. E’ costretto a tornare a vivere con gli anziani genitori ma purtroppo tutto questo non risolve il suo problema. L’assegno di mantenimento, sommato a tutte le rate che deve pagare ogni mese, superano l’importo dello stipendio che percepisce. Questo lo fa sprofondare in una condizione di sovraindebitamento disperato. Ha già perso la famiglia e adesso rischia concretamente di perdere anche quel poco che nella vita è riuscito a costruire. Il suo stato di indebitamento eccessivo rischia di fargli perdere anche la casa. Pur dedicando tutti gli sforzi possibili ai suoi debiti i creditori lo assillano senza dargli tregua.
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La strada sembra ormai segnata, ma quando il destino beffardo sembra essersi preso gioco di lui, si rivolge agli specialisti di Legge3.it, la società fondata da Gianmario Bertollo, che da anni ormai è l’unica realtà in grado di aiutare il 100% delle persone in stato di sovraindebitamento che si rivolgono a loro. Legge3.it, proprio grazie alla legge 3 del 2012, oggi inserita nel Codice della Crisi, è in grado di aiutare intere famiglie e imprenditori attanagliati dal problema dei troppi debiti!
Sono proprio i consulenti di Legge3.it che aiutano l’uomo nella sua difficilissima condizione. Chiedono ed ottengono per Giacomo un piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore che permetterà di stralciare buona parte dei debiti e, pagando comunque una quota sostenibile, di poter mettere in salvo la casa. Il bene oggetto dei sacrifici di una vita.
La storia di Giacomo è apparentemente unica, con le sue difficoltà , con i suoi guai ed imprevisti, tuttavia è la storia di tantissime persone che si trovano in guai seri di indebitamento anche se hanno un lavoro ed uno stipendio. Un tempo era difficile ritrovarsi in problemi economici come questi avendo un reddito certo, oggi sembra diventare la nuova normalità destinata a schiacciare la popolazione. Solo la vera voglia di riscatto alimenta la forza di volontà necessaria ad uscire da questo tunnel buio e profondo. Giacomo ha trovato in sé questi principi e non se li è lasciati sfuggire nascondendosi ed evitando i creditori. Giacomo ha avuto la forza di affrontare il problema e risolverlo.
I problemi esistono e sono tanti, ma anche le giuste soluzioni sono a disposizione di chi ha forza di volontà e vuole risolvere definitivamente i suoi problemi di indebitamento!
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