Una nostra lettrice gestisce un ufficio nel primo municipio di Roma, dove le disposizioni comunali prevedono l’obbligo del porta a porta per tutti gli uffici. Il problema è che per rispettare questo obbligo bisogna rendere disponibile per il ritiro l’immondizia dalle 19 alle 20, quando molti uffici sono chiusi. La risposta di Ama che chiarisce
Immaginiamo che i dubbi della signora Lucia riguardino molti lavoratori e titolari di uffici nel centro di Roma, per tanto abbiamo girato la domanda all’Ama, la società municipalizzata titolare della raccolta rifiuti della Capitale, ottenendo la seguente risposta:
L’ufficio della Sig.ra Lucia T., così come le altre piccole utenze non domestiche presenti nei condomini (studi professionali, uffici, ecc.), deve attenersi al sistema di raccolta differenziata vigente per l’area. In base all’esperienza degli ultimi anni, infatti, tali utenze risultano produrre quantitativi minimi di raccolta differenziata e per questo possono essere assimilate alle utenze domestiche e seguire le modalità di raccolta a loro applicate. Nello specifico, l’utenza della Sig.ra Lucia si trova in una zona servita dalla raccolta differenziata stradale e può quindi utilizzare, senza rischio di sanzioni, le batterie di cassonetti presenti.
Abbiamo chiesto all’Ama se ci fossero delle metrature massime o altri criteri “scientifici” per definire cosa rientri e cosa no nella dicitura di piccoli uffici e ci è stato risposto ulteriormente come segue:
Gli uffici, gli studi professionali (notai, avvocati, architetti, commercialisti, ecc) presenti ai piani degli stabili conferiscono i rifiuti secondo le modalità previste nel territorio in cui risiedono (Porta a Porta condominiale o, se presenti i cassonetti, raccolta stradale) in quanto assimilati alle utenze domestiche.
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