Ogni anno si verificano almeno 30mila casi di intossicazioni o avvelenamenti dei bambini. Prevenirli e, in caso, riconoscere i sintomi è fondamentale. Come organizzare una casa a misura di bambino e come agire davanti ai pericoli.
Le più recenti statistiche parlano di almeno 60mila casi all’anno di intossicazioni acute in Italia, un terzo delle quali riguardano bambini (Dati Simeup – Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica). Basta una distrazione e la corsa in ospedale sembra inevitabile, per questo i pediatri raccomandano massima attenzione. Bisognerebbe tenere sempre d’occhio il piccolo, curioso com’è e alla ricerca di novità. Spesso attratto dai colori sgargianti delle pastiglie per lavastoviglie o dalle forme tondeggianti dei flaconi.
Ma non basta.
L’intossicazione nei bambini è spesso dovuta all’ingestione, all’inalazione o al contatto con un prodotto che può danneggiare l’organismo. Ma tutto ciò che può sembrare prevedibile ai nostri occhi, nella routine quotidiana interrotta da continue distrazioni e stati d’ansia, può sfuggire al controllo dei genitori.
Dai numeri raccolti da Simeup emerge che l’88% di questi episodi avviene in casa. Ecco perché diventano fondamentali:
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
· L’organizzazione degli spazi domestici (una casa a misura di bambino);
· La conoscenza dei pericoli;
· I comportamenti e la prevenzione;
· La gestione del panico in caso di eventi.
Dunque, le informazioni che seguono risultano utili per prevenire e riconoscere i sintomi.
Come prevenire le intossicazioni
Gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù invitano i genitori a prendere coscienza dei luoghi domestici in cui i bambini sono maggiormente a rischio. Sicuramente bisogna organizzare questi spazi, in particolare:
· La cucina;
· Il bagno;
· Il ripostiglio.
Cosa fare e come organizzarsi?
Non è necessario tenere i bambini lontani da questi luoghi ma è importante prendere delle semplici precauzioni. Fondamentali risultano i seguenti comportamenti:
· Custodire detergenti, insetticidi e farmaci in posti lontani dalla portata di un bambino, magari su di un mobile in alto, meglio se con chiusura a chiave;
· Conservare sempre le sostanze potenzialmente tossiche nel loro contenitore originale. Il trasferimento in altri contenitori, come ad esempio una bottiglia d’acqua, può causare pericolose confusioni (l’etichetta e il contenitore originali potranno essere d’aiuto anche al personale medico e ai soccorritori in caso di intossicazione);
· Mantenere intatte le chiusure di sicurezza previste dalla confezione del prodotto;
· Tenere sempre i farmaci nella confezione originale che permette di riconoscerli. I porta pillole, anche se comodi, il più delle volte non permettono di risalire al farmaco originale;
· Non mixare i farmaci o riporli in contenitori alimentari;
· Fare attenzione agli alcolici per evitare che siano alla portata del bambino;
· Una volta utilizzato il prodotto, sarebbe meglio chiuderlo immediatamente e riporlo in un luogo sicuro. Lasciare oggetti e potenziali pericoli alla rinfusa è una trappola per i bambini;
· Allontanare dalla porta dei bambini piante pericolose e tossiche;
· Insegnare ai bambini, anche ai più piccoli, come riconoscere le sostanze pericolose, da non mangiare e da non toccare. Il messaggio andrebbe ripetuto, usando le parole adatte alla loro età e alla loro interpretazione del mondo, adottando metafore, colori, personaggi della fantasia. Il pericolo va affrontato e allontanato subito;
· Non raccogliere funghi se non si è particolarmente esperti e tanto meno lasciarli a vista;
· Curare sempre l’igiene degli ambienti domestici, lavare i cibi (soprattutto quelli freschi) e tenerli ben custoditi;
· Verificare il corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento per contrastare il rischio di intossicazione da monossido di carbonio.
Organizzare la casa a misura di bambino
I pericoli sono facilmente accessibili, quindi vanno allontanati il più possibile dai piccoli. Pertanto occorre prendersi del tempo e ordinare casa non è mai una cattiva idea. I bambini devono potersi muovere e giocare liberamente, sfruttando al meglio gli ambienti domestici.
Sono particolarmente a rischio i bambini di età tra 1 e 4 anni che hanno la capacità di raggiungere da soli prodotti e sostanze, svitare recipienti e di portarli alla bocca e di ingerirli.
Attenzione a traslochi, visite e casa vacanze
I pediatri raccomandano ai genitori di fare attenzione a situazioni particolari in cui l’ambiente può non essere a misura di bambino, per esempio:
· Un trasloco;
· La casa in affitto dove trascorrere le vacanze;
· La casa dei nonni, di amici e parenti dove passare il tempo.
Come riconoscere i pericoli
Per la prevenzione è necessario innanzitutto capire da dove arrivano i maggiori pericoli di intossicazione. Sicuramente:
· Dai detergenti
Sono tutti i prodotti utilizzati in casa per la pulizia, come i detersivi per la lavatrice (in polvere e non), quelli per la lavastoviglie, la candeggina, l’alcol, gli shampoo, il sapone per le mani e gli antiruggine.
· Dagli insetticidi
Prodotti utilizzati per eliminare gli insetti, che sarebbe meglio sostituire con sostanze naturali e metodi meno nocivi per la salute umana. È necessario leggere i simboli contenuti sul retro di ciascun involucro o contenitore e saperne riconoscere il significato;
· Dai farmaci;
· Dalle stufe a combustione (Il monossido di carbonio è un pericoloso silenzioso killer);
· Dalle piante
Gli esperti della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) invitano a fare attenzione alle parti tossiche delle piante: foglie, rami, lattice, bacche, semi.
Le piante ornamentali più pericolose sono:
· La dieffenbachia (foglie, rami e lattice);
· La digitale (foglie e semi);
· La lantana (bacche);
· L’oleandro (tutta la pianta inclusa l’acqua);
· Il mughetto (foglie, fiori, radici);
· Il ricino (1-3 semi possono essere letali nel bambino!);
· La stella di Natale (foglie, rametti, lattice).
I detersivi, insetticidi e cosmetici più pericolosi sono:
· Detersivi in polvere per lavastoviglie;
· Brillantanti per lavastoviglie;
· Pulitori per forni, per metalli, per vetri;
· Antiruggine;
· Sgorgatori di tubature;
· Insetticidi a base di carbammati e soprattutto di esteri organi fosforici;
· Smacchiatori di tutti i tipi;
· Pulitori per superfici dure;
· Olii e creme antisole o abbronzanti;
· Solventi per unghie e tinture per capelli.
È importante promuovere la cultura tossicologica
Per riconoscere i pericoli è importante la promozione di una cultura tossicologica (Qui il programma dell’associazione Sipps: https://www.sipps.it/pdf/algh2006/1Vitale.pdf ).
Inoltre, bisognerebbe sempre informare dell’importanza della sicurezza in casa e di come prevenire le intossicazioni tutte le persone che entrano in contatto con il bambino (nonni, zii, parenti, babysitter, vicini di casa, persone esterne).
Ma anche prendersi del tempo per leggere le etichette dei prodotti e seguire le indicazioni con attenzione. Dopodiché un ripasso dei simboli di pericolo riportati in etichetta non farebbe male. Per prevenire le intossicazioni dei bambini bisogna conoscere le sostanze tossiche di uso comune, cominciando dai contrassegni gialli.
Ecco i simboli di pericolo:
Triangolo giallo con la croce (Irritante)
Se prodotti con questa etichetta vanno a contatto con la pelle, gli occhi o la bocca provocano un’infiammazione. Questo simbolo si può trovare sul retro di confezioni contenenti candeggina, ammoniaca, sapone per la lavastoviglie ad uso domestico.
Triangolo giallo con la fiamma (Infiammabile)
Prodotti con questa avvertenza possono provocare ustioni (per esempio, contatto con alcol, acetone e trielina).
Triangolo giallo con la croce e una “n” (Nocivo)
Significa che può danneggiare la salute se ingerito, inalato o assorbito dalla pelle. Succede con l’antigelo e con l’acquaragia.
Triangolo giallo con la mano (Corrosivo)
Indica che tali sostanze possono distruggere tutto ciò con cui entrano in contatto (pelle, mucosa dell’esofago, dello stomaco). Le confezioni di disgorganti per lavandini o sanitari, o l’acido muriatico riportano in genere questa etichetta. Non vanno mai maneggiati, se non con utilizzo di dispositivi, mascherine e guanti protettivi.
Triangolo giallo con un teschio (Tossico)
Confezioni con questa indicazione contengono sostanze che possono causare la morte.
Triangolo giallo con scintille (Esplosivo)
Contiene sostanze che possono causare esplosioni anche da reazioni chimiche.
I prodotti pericolosi per i bambini sono attraenti
L’aspetto esterno di alcuni di questi prodotti, come ad esempio detergenti in pastiglia per lavastoviglie o lavatrici, e farmaci, può essere particolarmente invitante per un bambino che può confonderli con caramelle o dolciumi colorati. Perciò andrebbero allontanati dalla vista dei piccoli.
Come riconoscere i sintomi di una intossicazione
Un avvelenamento da prodotti chimici o una intossicazione possono manifestarsi sia nel momento in cui le sostanze vengono ingerite, toccate o inalate, sia successivamente, fino a 24-48 ore dopo.
I sintomi più comuni sono:
· Nausea;
· Vomito;
· Crampi;
· Dolori addominali;
· Tosse;
· Perdita di conoscenza.
I sintomi delle intossicazioni da piante sono:
· Bruciore delle mucose;
· Crampi addominali;
· Diarrea;
· Ipotensione;
· Tremori muscolari;
· Ustioni o necrosi cutanea;
· Congiuntivite;
· Tosse e crisi respiratoria;
· Arresto cardiaco;
· Bradicardia;
· Dolori generali, nausee e vomito;
· Cefalea;
· Sonnolenza;
· Vertigini;
· Allucinazioni;
· Aritmie.
Alcune piante o sostanze chimiche possono agire più lentamente con sintomi a lungo termine, come:
· Depressione del sistema nervoso centrale;
· Irritazione gastrointestinali;
· Ipercalcemia;
· Bradicardia;
· Ipotensione.
Cosa fare in caso di intossicazione
Se il bambino entrasse in contatto con uno dei prodotti o sostanze con etichette di pericolo bisogna contattare il Centro Antiveleni più vicino (Qui l’elenco dei contatti più importanti: https://cnsc.iss.it/?cat=92) .
Cosa non bisogna fare!
I medici consigliano di attenersi alle indicazioni del Centro Antiveleni o attendere l’arrivo dei soccorsi. Il bambino non deve ingerire nulla, nemmeno acqua.
In caso di ustioni o contatto con sostanze corrosive e ustionanti è consigliabile tenere l’area ustionata sotto acqua corrente fresca (non fredda) per 10-15 minuti. In alternativa, applicare sull’area un tovagliolo pulito imbevuto di acqua fresca. Non bisogna usare il ghiaccio.