Alla scelta del ferro da stiro concorrono numerosi fattori, le dimensioni, la forma della piastra, la qualità e i tipi di materiali, nonché funzioni accessorie. Ecco la nostra guida all’acquisto di questi apparecchi.
Nonostante le piccole dimensioni, è chiaro che il ferro da stiro sia un elettrodomestico dalla grande importanza in casa e non è raro trovarsi a doverlo sostituire.
Per poter scegliere correttamente sulla base delle proprie esigenze è bene conoscere prima il funzionamento dell’elettrodomestico, poi i parametri sui quali basarsi per orientare la scelta. Questa guida si propone di chiarire quali siano i fattori da tenere in considerazione per scegliere correttamente.
Com’è fatto un ferro da stiro
Le componenti principali di questo elettrodomestico sono:
- serbatoio dell’acqua;
- camera di vaporizzazione;
- piastra;
- manico.
Altri elementi utili sono poi la manopola per la regolazione della temperatura di stiro, il tasto per spruzzare l’acqua (fondamentale per inumidire i capi), il sistema antigocciolamento e il tasto per l’erogazione di una quantità superiore di vapore, noto anche come “funzione supervapore”:
Esistono due tipologie principali di ferro da stiro: uno senza caldaia, che potrebbe anche essere definito tradizionale, e uno con caldaia esterna.
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I modelli tradizionali
Il prodotto tradizionale si presenta come un corpo unico, avendo quindi insieme i componenti principali: piastra, serbatoio, resistenza elettrica e vari comandi e/o pulsanti. La sua compattezza lo rende sicuramente più pesante quando viene riempito il serbatoio. I vantaggi di questo modello sono sicuramente la maneggevolezza e la praticità, dettate dalle ridotte dimensioni. La presenza di un serbatoio interno determina inoltre una bassa rumorosità e una maggiore rapidità nel portare l’acqua alla temperatura ideale di utilizzo. Lo svantaggio principale, però, riguarda la ridotta autonomia di lavoro, in quanto le minori dimensioni del serbatoio non permettono lunghe sessioni di lavoro, rendendo necessario ricaricare più volte.
Alcuni consigli per la manutenzione riguardano una corretta pulizia della parte esterna, che può essere di norma affrontata con un semplice panno umido per rimuovere polvere e/o rimasugli di tessuto. La pulizia della piastra richiede invece un maggior grado di attenzione; sarà necessaria per quest’operazione una spugna non abrasiva e del detergente poco aggressivo. Alcuni modelli avanzati dispongono di un sistema autopulente, fattore da tenere in considerazione nella scelta dell’uno o dell’altro prodotto.
Con caldaia esterna
In questo caso il serbatoio in cui inserire l’acqua è separato dalla piastra con cui si procede a stirare i capi. Sicuramente più maneggevole della sua controparte tradizionale, questo ferro da stiro fa sì che si possa caricare separatamente il serbatoio per poter avere un elemento leggero. La caldaia separata ha anche il vantaggio di avere una capienza maggiore rispetto al prodotto tradizionale, garantendo la giusta pressione dell’acqua. Ha poi una maggiore potenza di erogazione e in generale la presenza di prestazioni superiori, permettendo di stirare capi difficili anche con una sola passata. Questi modelli si scaldano in pochi minuti e hanno una grande autonomia di lavoro, spesso superiore alle 2 ore, che non richiede interruzioni per ricaricare il serbatoio dell’acqua. Lo svantaggio principale è sicuramente il maggior costo, dato che per un modello con caldaia che assicuri prestazioni standard si dovranno spendere circa 100 euro. Altro fattore negativo è che i modelli sono spesso ingombranti.
Molto importante è dedicarsi alla manutenzione dell’apparecchio, svolgendo una pulizia della caldaia frequente per evitare la formazione di depositi calcarei. Alcuni modelli dispongono di sistemi anticalcare, che permettono di evitare quest’incombenza. Altri, viceversa, prevedono l’introduzione di un liquido anticalcare e quindi un intervento manuale, facilitando però il lavoro con la presenza di una spia sull’apparecchio che renda noto il momento in cui è necessario procedere con la pulizia. I modelli standard potrebbero essere privi di questa funzione, motivo per il quale potrebbe essere utile preparare una soluzione a base di acqua e aceto per procedere alla pulizia.
Come scegliere
- Nella scelta sono diversi i fattori da prendere in considerazione:
- potenza del vapore
- capienza del serbatoio
- funzione anticalcare
- potenza della piastra
- forma della piastra
- materiale della piastra
- fori sulla piastra
- peso
- impugnatura
Potenza del vapore
La potenza con cui l’elettrodomestico garantisce la produzione ed erogazione di vapore è sicuramente uno dei fattori principali da valutare, dato che determina la facilità con cui sarà in grado di eliminare pieghe e striature dagli abiti. Basandosi sulle schede tecniche dei modelli in commercio, bisognerà tenere in considerazione i seguenti parametri:
- erogazione continua: si tratta della quantità di vapore erogata in maniera continua quando si sta stirando. Un valore minimo di partenza è pari a 30 g/min, il che consente una certa fluidità durante le operazioni. In alcuni modelli viene indicato con il termine “vapore variabile”;
- colpo vapore/supervapore: consiste nel getto massimo utilizzabile ad intervalli, il cui valore indicativo di partenza si aggira intorno a 200 g/min;
- vapore verticale: si tratta di una funzione particolare non presente in tutti i modelli, in quanto permette di stirare in situazioni particolari (ad esempio tendaggi ampi o camicie appese allo stendino).
Capienza del serbatoio dell’acqua
La dimensione del serbatoio è utile a definire la rapidità della fase di stiratura. Di fatto, più grande sarà il contenitore, maggiore sarà l’autonomia nel lavoro dal momento che non si dovrà continuamente ricaricare e attendere che raggiunga la temperatura. La dimensione, tuttavia, influisce di molto anche sul peso del ferro da stiro, potendo in qualche modo renderlo meno maneggevole. Una capienza ideale sarebbe di circa 300 ml, valore più che sufficiente per un buon elettrodomestico.
Funzione anticalcare
Ormai presente in quasi tutti modelli presenti in commercio, questa funzione permette di utilizzare anche l’acqua del rubinetto in alternativa all’acqua distillata. Il calcare verrà filtrato dal sistema, in tal modo garantendo una buona durata all’elettrodomestico. Come noto, infatti, il calcare presente nell’acqua è un nemico degli elettrodomestici, contribuendo alla loro usura e minor durata nel tempo.
Forma della piastra
Lungi dall’essere una scelta estetica, la sagoma della piastra è importante rispetto alle tipologie di tessuti dei capi da stirare. Se la forma della piastra si presenta larga a punta corta, si tratta del modello ideale per operare su jeans e magliette, tra gli indumenti più semplici da stirare. Un modello stretto e allungato, viceversa, è ideale quando devono essere stirati vestiti che richiedono cure particolari, o per zone come colletti e bottoni.
Materiale
Anche il materiale della piastra ha un suo ruolo sulle prestazioni del ferro da stiro. I modelli sono genericamente in questi materiali:
- acciaio: si caratterizza per la sua resistenza, unita a semplicità di pulizia. Rende molto fluido il lavoro, ma perde in precisione quando si opera su dettagli dei vestiti;
- teflon: è molto simile all’acciaio nella distribuzione uniforme del calore, ma ha una resistenza inferiore, contrapposta tuttavia alla sua importante qualità antiaderente;
- alluminio: permette sicuramente dei lavori di alta precisione, rendendo però meno fluidi i movimenti, e di conseguenza risultando più faticoso da maneggiare;
- ceramica: ideale per i vestiti più delicati, ma sicuramente maggiormente soggetto ad usura rispetto ad altri materiali.
Oltre che la tipologia, è bene prestare attenzione alla qualità dei materiali e non soltanto della piastra. Le componenti maggiormente sottoposte ad usura, come manopola, piastra e cavo, dovrebbero essere caratterizzate da un’alta resistenza ad urti, abrasioni e sbalzi termici. Questo è ovviamente determinante per assicurare una lunga durata al ferro da stiro. Il cavo, in aggiunta, dovrebbe essere resistente alle continue torsioni cui è sottoposto durante le operazioni di stiratura, avendo un’opportuna guaina a copertura del filo.
Numero e distribuzione dei fori
Il numero di fori, nonché la distribuzione sulla piastra, varia da modello a modello. Una distribuzione omogenea lungo tutta la superficie si riflette in genere in un lavoro più scorrevole, mentre una presenza di fori concentrata sulla punta garantisce maggior precisione, specie negli spazi ridotti. Quest’ultima tipologia permette infatti di stirare anche dettagli spesso difficili da raggiungere di un capo di abbigliamento.
Potenza
Il parametro della prestazione energetica, esprimibile in Watt, è cruciale per stabilire i tempi di stiratura dei capi. Maggiore è la potenza del ferro da stiro (caratteristica indicata sul modello di riferimento), maggiore sarà la velocità di stiratura dei capi. Un modello ad utilizzo domestico dovrebbe avere una potenza di almeno 2000 W, potendo optare però anche per modelli a prestazioni superiori. In quest’ultimo caso, però, ci sarà un corrispettivo consumo energetico superiore, che bisognerà considerare sia in bolletta che sul wattaggio massimo della propria abitazione. Viceversa, con modelli con potenza inferiore ai 2000 W, ci si dovrà confrontare con la possibilità di impiegare molto tempo prima che l’acqua raggiunga la corretta temperatura.
Peso e dimensioni
Dato che l’azione stessa dello stirare richiede uno sforzo fisico, ponendo sotto stress le articolazioni di gomiti, spalle e polso, l’ideale sarebbe optare per un ferro da stiro leggero. Questo induce sicuramente a preferire ferri da tiro con caldaia esterna, piuttosto che i modelli tradizionali. Alla lunga, i gesti ripetitivi tipici dell’attività dello stirare potrebbero infatti causare dolori in quelle zone del corpo che sono maggiormente utilizzate.
Impugnatura
Anche la qualità dell’impugnatura influenza di molto la fruibilità dell’elettrodomestico. Una stiratura confortevole è sicuramente facilitata dalla presenza di materiale antiscivolo sull’impugnatura, ad esempio il sughero, che trasmette anche una buona sensazione di sicurezza.
Prezzi
Il costo di un ferro da stiro può variare di molto a seconda che si opti per un tradizionale o uno con caldaia esterna. Nel primo caso, il prezzo di un buon modello sarà sui 50 euro, nel secondo potrà tranquillamente superare i 150.
Il consiglio è comunque sempre quello di acquistare un prodotto di marca, dato che ciò permette di avere a disposizione anche una buona rete di assistenza pronta ad intervenire in caso di riparazioni all’apparecchio, potendo disporre di pezzi di ricambio originali e senza dover necessariamente acquistare un nuovo modello.
In generale, a seconda dell’uso che si vorrà fare dell’apparecchio, si potrà optare per una scelta o per l’altra. Un prodotto dalle caratteristiche professionali è sicuramente più adatto quando si stirino capi di vestiario di una famiglia numerosa. Quando invece l’attività dello stirare è saltuaria, in una famiglia di 1-2 componenti, ci si può invece affidare a modelli decisamente più economici.
Ferro da stiro da viaggio
In alcuni casi potrebbe essere utile disporre di un ferro da stiro pratico e maneggevole, che sia portatile, per esempio quando si viaggia per affari. Si tratta di modelli dalle dimensioni molto ridotte, con serbatoi in genere limitati a circa 120/150 ml d’acqua, quindi ideali per poche operazioni giornaliere. In questi casi, il cavo di alimentazione è in genere molto più flessibile in modo da non creare intralcio in valigia; lo stesso può dirsi del manico e il peso complessivo risulta essere molto ridotto. I modelli di alta gamma dispongono di un sistema di doppio voltaggio, a 120 volt e a 240 volt, il che ne permette l’utilizzo in qualsiasi parte del mondo.