L’Italia dei bonus, superbonus e degli sgravi fiscali è una giungla in cui è facile perdersi. Ecco le misure attive e come ottenerle. E quelle previste con il varo del decreto Aiuti Bis.
Tecnicamente sono esoneri, o agevolazioni fiscali, ma li chiamano anche sgravi fiscali. Sono “concessioni” o benefici previsti dal diritto tributario, dei quali possono usufruire determinate categorie di contribuenti relativamente al pagamento delle imposte.
Nell’Italia dei Bonus e dei Superbonus, lo sgravio fiscale si somma ai “contentini” che spesso vengono elargiti per alleggerire un po’ la pressione del fisco sui cittadini. Se ne fa un largo uso, ma se ne invoca il potere soprattutto in un sistema produttivo come quello italiano che, a oggi, conta ben oltre 3,2 milioni di lavoratori irregolari e in nero. L’economia sommersa in Italia frutta 76,8 miliardi di euro di valore aggiunto, però non dichiarato e non tassato. Quindi un cono d’ombra profondo che oscura tutti, compreso il fisco utile a garantire i servizi pubblici per i cittadini. Una enormità di denaro che ha convinto il governo quantomeno ad approvare entro fine 2022 il previsto Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso.
Gli attori del tessuto produttivo che tiene in vita l’economia del Paese chiedono ai politici più sgravi fiscali e investimenti a lungo termine (che contentini a breve periodo, giusto il tempo di andare in campagna elettorale). Misure in favore dei lavoratori e dei datori di lavoro, per incentivare tutele e diritti, servizi, entrate fiscali e tributarie. Il lavoro italiano “costa” ancora troppo sul piano fiscale. Un peso che non dà sfogo agli investimenti e alle assunzioni regolari. Assieme al taglio del cuneo fiscale, alla tassa patrimoniale e alla flat tax, quello dei bonus e degli sgravi fiscali sarà certamente uno dei temi più dibattuti prima del prossimo 25 settembre, quando milioni di italiani saranno chiamati alle urne per le elezioni politiche 2022.
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Come ottenere le agevolazioni fiscali e gli sgravi fiscali
Per ottenere una o alcune delle numerose agevolazioni fiscali è necessario collegarsi al sito istituzionale di Agenzia delle Entrate (AdE), autenticandosi con le credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o Cns (Carta nazionale dei servizi) o Cie (Carta d’identità elettronica). Oppure rivolgendosi da un patronato Caf o professionista.
L’elenco delle agevolazioni fiscali tuttora disponibili è nutrito e abbraccia più comparti lavorativi o settori dei consumi e del risparmio nell’ottica della transizione ecologica e transizione energetica.
Detrazioni, esoneri, sgravi, agevolazioni. Ecco quali si possono ottenere:
- Assegno unico e universale (AUU)
- Bonus contributo a fondo perduto
- Bonus contributo a fondo perduto per i centri storici
- Bonus verde
- Contributo a fondo perduto – Decreto Ristori
- Contributo a fondo perduto – Decreto Ristori bis
- Contributo a fondo perduto – Decreto Sostegni
- Contributo a fondo perduto – Servizi di ristorazione collettiva
- Contributo a fondo perduto per attività chiuse
- Contributo a fondo perduto per discoteche e sale da ballo
- Contributo a fondo perduto per i centri storici con santuari religiosi
- Contributo a fondo perduto per i settori Wedding, intrattenimento e organizzazione di cerimonie e dell’HO.RE.CA
- Contributo a fondo perduto per la riduzione dell’importo del canone di locazione
- Contributo a fondo perduto per le attivita stagionali Decreto Sostegni bis
- Contributo a fondo perduto per le start – up
- Contributo a fondo perduto perequativo
- Contributo a fondo perduto – Ricavi o compensi per il 2019 compresi tra 10 e 15 milioni di euro
- Riqualificazione energetica
- Ristrutturazioni edilizie (Qui le misure per la casa e qui bonus casa e risparmio energetico)
- Start up innovative
- Super ammortamento
- Versamenti agevolati per i contribuenti di Linosa e Lampedusa
Le nuove misure del decreto Aiuti Bis
A questi, si aggiungono le nuove misure varate con il Decreto Aiuti bis con l’intesa del governo Draghi raggiunta nel pomeriggio del 4 agosto 2022. Benefici in sostegno dei cittadini alle prese con il forte aumento del costo della vita (carovita) e per i cui interventi è prevista una spesa complessiva di 14,3 miliardi di euro.
L’esecutivo dimissionato provvederà alla rivalutazione delle pensioni con anticipo a ottobre dell’indicizzazione al 2%. Un intervento che costerà fino a 2,38 miliardi. Poi si procederà al taglio del cuneo contributivo, complessivamente dell’1,8% nel secondo semestre, con l’ulteriore 1% per i redditi fino a 35mila euro. Viene anche rinnovato il taglio delle accise su benzina e diesel probabilmente fino ad ottobre, per un costo superiore ai 2 miliardi di euro. Saranno aggiunti ulteriori 38 milioni di euro destinati all’estensione del bonus 200 euro (tutt’altro che automatico) destinato anche ai lavoratori esclusi dal primo decreto Aiuti, quindi lavoratori stagionali, autonomi e disoccupati, cassintegrati a zero ore e collaboratori sportivi.