Se pensate che per scegliere una buona scarpa da jogging basta farsi orientare dal prezzo, siete sulla cattiva strada. Secondo un test condotto da K-Tipp e Kassensturz su 15 scarpe sportive, quelle più costose non hanno garantito prestazioni eccellenti
Il mensile svizzero K-Tipp e la trasmissione tv Kassensturz hanno misurato in laboratorio le prestazioni di 15 scarpe da jogging di tutte le fasce di prezzo: solo un modello ha superato il test con un buon giudizio; 7 sono state bocciate mentre altrettante hanno ricevuto un giudizio insufficiente.
Le prove di laboratorio
Il criterio più importante che gli esperti hanno misurato in laboratorio è la resistenza all’abrasione nella zona della punta e la fodera sul tallone: gli atleti sanno quanto è importante il comfort di questa parte della scarpa in quanto è qui che si possono formare le vesciche. Circa la metà del campione ha fallito in questa prova. In laboratorio, poi è stata misurata la robustezza di assorbimento degli urti misurando l’elasticità della suola dopo circa 1000 chilometri di corsa. Le suole di tre scarpe da jogging non sono tornate alla loro forma originale dopo i carichi. Gradi differenze sono state notate anche nel test di flessione delle suole: il test ha simulato la deflessione durante il rotolamento su strada. Quattro scarpe non sono sopravvissute alle 30.000 curve. Alla fine del test, presentavano profonde crepe nella suola.
I risultati del test
Tra le scarpe bocciate ci sono i modelli New Balance 880 v12, Asics Gel-Kayano 28, Nike Air Zoom Pegasus 38 Ekiden e Saucony Fastwich 9.
Tra le 7 scarpe che hanno ottenuto un giudizio sufficiente troviamo: Kalenij Run Active, Adidas Ultraboost DNA 5.0, Puma Magnify Nitro SP, Mizuno Wave Rider Neo 2.
L’unica scarpa buona è stata 361° Strata 5.
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