Come evitare il “colpo di sole” da Lucifero

COLPO DI SOLE

Almeno per tutta la settimana continuerà a restare alta la colonnina del termometro. Insopportabilmente alta.

Con quali rischi? Chiariamolo subito, il tanto temuto “colpo di sole” è rarissimo. Anche in giornate come quelle, decisamente torride, di questi giorni. Conoscerne i sintomi e capire come si può intervenire, però, può essere importante. Avviene quando ci si espone direttamente al sole estivo, senza copricapo e per periodi prolungati. Si manifesta con febbre alta, brividi scuotenti, senso di bruciore generalizzato. È indispensabile chiamare un medico, ma nel frattempo è opportuno applicare impacchi ghiacciati per raffreddare la superficie corporea.

Noi siamo animali omeotermi, spiegano i medici, il nostro corpo cerca di mantenere una temperatura interna costante, intorno ai 36,5-37 gradi. Per farlo ha dei meccanismi di compensazione, primo fra tutti il sudore. E in periodi come questi si corrono rischi più frequenti rispetto al temuto colpo di calore.

SUDARE FA BENE, A PATTO CHE

Sudando, innanzitutto, si perdono sali minerali: sodio, potassio, cloro. I sali, infatti, sono essenziali per il buon funzionamento del cuore, dei reni, dell’apparato muscolare. Ci può essere una contrazione della diuresi: sudando molto si urina meno e le urine sono molto più concentrate. Se questo fenomeno è molto accentuato, può favorire la comparsa di calcoli renali. Un altro possibile effetto della disidratazione dovuta alle temperature elevate è il calo di pressione.

Si verifica un calo di volemia, cioè della quantità generale di liquidi e questo può portare ad abbassamenti bruschi della pressione, anche con svenimenti.  Ci dev’essere quindi una reintegrazione adeguata, attraverso l’assunzione di acqua e di frutta fresca. L’ideale è l’anguria, che contiene sia acqua che potassio. Se, in condizioni normali, si dovrebbe bere circa un litro e mezzo di acqua al giorno, col caldo si può arrivare anche a tre litri.

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CARDIOPATICI A RISCHIO

Ai cardiopatici, soprattutto se anziani, il caldo e l’afa porta una rivoluzione delle proprie pressioni di circolo. Il calore cambia radicalmente l’apertura e la chiusura delle arterie e delle vene. Con l’arrivo dell’estate i cardiopatici devono necessariamente sottoporsi a una visita specialistica, per un aggiornamento posologico. Si deve rivedere il dosaggio dei farmaci, diuretici e vasodilatatori, che assumono quotidianamente. Se una persona assume normalmente una pastiglia intera di diuretico, durante l’estate, in coincidenza con l’aumento della sudorazione, ne dovrà prendere solo mezza. Ma sono cambiamenti che vanno fatti sotto stretto controllo medico.

LE 10 REGOLE PER I BAMBINI CONTRO IL COLPO DI SOLE

E veniamo ai consigli degli esperti (come quelli dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma)  per fronteggiare i colpi di calore e attenuare gli effetti delle alte temperature.

Il colpo di sole è il principale malore estivo che colpisce i più piccoli perché la loro termoregolazione è meno efficace. Tra i sintomi principali si osserva nausea, mal di testa, aumento della temperatura corporea, crampi, sincopi (svenimenti) fino, nei casi più gravi, a disturbi della coscienza.

Ma come prevenire i colpi di calori? Ecco il decalogo degli esperti del Bambino Gesù:

 

1) Evitare di far uscire il bambino e di fargli praticare attività fisica o sportiva nelle ore più calde;

2) Non esporlo al sole negli orari più a rischio (dalle 11 alle 17);

3) Aumentare la ventilazione dell’ambiente, eventualmente utilizzando un ventilatore. È possibile utilizzare anche il condizionatore, avendo cura di tenere una temperatura ambientale di 23-24° e cercando di non passare continuamente da ambienti più caldi ad altri più freschi o viceversa. Importante utilizzare la funzione deumidificazione;

4) Far indossare al bambino indumenti leggeri (preferibilmente di lino o cotone), che permettano una maggiore traspirazione;

5) Vestire il piccolo con colori chiari, che respingono i raggi solari;

6) Esporre il bambino sempre con prudenza e solo dopo l’anno di vita al sole diretto. I raggi solari sono molto utili perché favoriscono la produzione di vitamina D, ma l’esposizione deve avvenire in maniera graduale;

7) Non dimenticare di utilizzare sempre creme solari ad alta protezione. Un’esposizione non protetta può causare eritemi solari o ustioni, e creare danni irreversibili alla pelle;

8) Bagnare spesso la testa e rinfrescare tutto il corpo con una doccia o con un bagno;

9) Aumentare l’apporto idrico per reintegrare i liquidi persi tramite la sudorazione. In caso di caldo intenso possono essere utili anche le bevande che contengono sali minerali;

10) Privilegiare una dieta ricca di frutta e verdura.

DIETA ADEGUATA

Con l’aumento della temperatura si deve ridurre l’apporto calorico, in particolare quello fornito da cibi grassi; è preferibile assumere carboidrati semplici a più rapida digeribilità. L’importante, inoltre, è aumentare l’apporto idrico con assunzione di acqua e introducendo una maggior quantità di frutta e verdura. Insalata, fiori di zucca, melanzane, peperoni e pomodori, sono solo alcuni tra gli alimenti salutari che vanno assolutamente consumati nei mesi caldi. Nelle verdure si trovano molti sali minerali (calcio, ferro, fluoro, fosforo, magnesio, manganese e potassio), vitamine (A, C, B1, B2, B12, E, niacina, acido pantotenico e biotina), acqua (per l’80- 90%) e fibre.