È scattata la segnalazione sul Rasff, il Sistema di allerta rapido europeo per gli alimenti e i mangimi, per la presenza vietata di clorpirifos, insetticida definito neurotossico per lo sviluppo dei bambini e messo al bando dalla Ue dal gennaio 2020, su una partita di avocado biologici provenienti dal Marocco destinati anche all’Italia.
Il 7 giugno scorso le autorità sanitarie olandesi hanno notificato sul Rasff la presenza di clorpirifos (pari a 0,29 milligrammi/kg, quando il limite massimo di residui (MRL) è fissato a 0,01 mg/kg, ovvero non deve essere presente nell’alimento perché bandito nella UE) in una partita di avocado destinati oltre che all’Olanda anche a Germania, Spagna, Austria e Italia.
Sulla vicenda è intervenuta l’Ava-Asaja, l’associazione di agricoltori di Valencia, in Spagna, che per bocca del suo presidente Cristobal Aguado ha preso una posizione molto netta: “Si tratta di livelli altissimi di una sostanza vietata oltre un anno fa, e per di più su un prodotto commercializzato come biologico, che quindi non dovrebbe contenere alcun residuo di sostanze sintetiche. Una truffa a tutti i livelli, per i produttori soggetti a concorrenza sleale e per i consumatori che vengono ingannati”.
Il presidente della Ava-Asaja ha pure sottolineato che il “blocco” olandese potrebbe essere solo la punta dell’iceberg “dato che i punti di ingresso nella Ue ispezionano meno del 10% delle importazioni, questo significa che attualmente ci sono avocado dal Marocco senza adeguate garanzie sanitarie” e ha chiesto alla Commissione europea sanzioni contro il Marocco per violazione del norme comunitarie sull’uso di sostanze fitosanitarie.