Opel sta per richiamare in Svizzera alcuni modelli per un pericolo d’infortunio determinato da un assale anteriore (corpo dell’avantreno) fornito tra il 1° marzo 2018 e il 19 dicembre 2018 e montato come pezzo di ricambio su alcuni modelli di veicoli del marchio. Gli assali in questione saranno verificati gratuitamente e se necessario sostituiti. Non è essendo chiaro se i pezzi di ricambio siano stati distribuiti solo in Svizzera e non anche in altri paesi, la notizia potrebbe essere d’interesse anche per l’Italia.
Problema con i pezzi di ricambio
La decisione è stata presa in collaborazione con l’Ufficio federale delle strade svizzero (USTRA), si legge in un comunicato odierno. I pezzi potrebbero essere stati saldati in modo difettoso, viene spiegato, e questo difetto di produzione potrebbe causare rumori nella zona anteriore del veicolo, forti vibrazioni durante la guida e, nel peggiore dei casi, una crepa in un giunto di saldatura. Sono interessati solo i veicoli su cui è stato eseguito un intervento di riparazione nel periodo sopraccitato dei modelli Opel Corsa-C, Combo-C, Meriva-A e Tigra-B. I possessori sono invitati a contattare subito un partner di servizio per le verifiche del caso, che, così come le eventuali sostituzioni, saranno gratuite.
Prestare attenzione anche in Italia
Lo “Sportello dei Diritti” avverte i consumatori italiani a scopo preventivo, “poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato”. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, “prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria”.