Costi di ricarica, Wind fa retromarcia per evitare la multa Antitrust: ecco cosa cambia per le ricariche special

WIND DISDETTA ABBONAMENTO

Su richiesta dell’Antitrust, che ha minacciato sanzioni, Wind fa un passo indietro sulle ricariche con costi di commissioni. Le famigerate “ricariche speciali” di cui il Salvagente scrive da quando con furbizia Tim, Wind e Vodafone le avevano introdotte nel 2019.

Una furbizia odiata dai consumatori

Come spiega la stessa Autorità garante per la concorrenza e il mercato, il procedimento aperto riguarda “la condotta posta in essere da Wind Tre, consistente nell’offrire ai propri clienti, secondo diverse modalità, la possibilità di ricaricare la propria scheda telefonica acquistando le ricariche denominate “Ricarica Special 5€” e “Ricarica Special 10€”, attivando le quali l’utente paga l’importo pari al taglio indicato ma riceve, per ogni ricarica effettuata, un minor credito telefonico pari, rispettivamente, a 4 e 9 euro, e, in aggiunta, Giga e minuti illimitati per un periodo di 24 ore dalla conferma di avvenuta ricarica”. Sin da subito i consumatori si erano lamentati, anche perché in alcuni canali di vendita come le ricevitorie e le tabaccherie i vecchi tagli da 5 e da 10 erano praticamente scomparsi, dunque a meno di investire una cifra maggiore si era costretti a “regalare” un euro alla compagnia.

Gli impegni presi da Wind Tre

L’autorità ha accettato i seguenti impegni di Wind Tre (che dovranno essere effettivi entro 60 giorni), rinunciando così a multarla.

Impegno n. 1: Wind Tre ha previsto, con riguardo al contenuto del sito windtre.it nella Sezione RICARICA ON LINE, per il cliente che intende acquistare Ricarica Special nei due diversi tagli, che una volta selezionato l’importo si apra un box che spiega le caratteristiche della Ricarica, e sia obbligatorio “flaggare” la dicitura posta subito sotto “Dichiaro di accettare le condizioni del servizio”.

Impegno n. 2: la società, con riguardo al contenuto del sito windtre.it, nella Sezione RICARICA ON LINE, si è impegnata a separare ulteriormente e graficamente la Ricarica Standard dalla Ricarica Special.

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Impegno n. 3: Wind Tre si è impegnata a modificare la denominazione da Ricarica Special 5 e 10 a: a. Ricarica Special 4+1 (4 credito + 1 di Giga e minuti illimitati per 24 ore); b. Ricarica Special 9+1 (9 credito + 1 di Giga e minuti illimitati per 24 ore).

Impegno n. 4: la società si è impegnata a garantire il mantenimento nei magazzini Wind Tre a totale Italia di una disponibilità media mensile per gli ordini dei vari punti vendita di: a. Ricariche standard scratch fisiche, taglio da 5 Euro: numero medio di 400.000 pezzi di ricariche a magazzino, disponibili alla vendita; b. Ricariche standard scratch fisiche taglio da 10 Euro: numero medio di 500.000 pezzi di ricariche a magazzino, disponibili alla vendita. I

Impegno n. 5: il professionista si è impegnato ad eliminare la stampa e la vendita delle scratch card fisiche dell’offerta Ricarica Special nei due tagli da 5 e 10 euro.

Impegno n. 6: nei punti vendita di proprietà WINDTRE (WINDTRE RETAIL S.r.l.) sul territorio nazionale, il residuo di magazzino giornaliero garantirà la presenza di almeno 20 scratch card fisiche da 5€ Standard e 20 scratch card fisiche da 10€ Standard.

A gennaio il Tar dà ragione ad Agcom contro Tim

Lo scorso gennaio, il Tar Lazio aveva dato ragione all’Agcom rispetto alla delibera con cui diffidava Tim, Vodafone e Wind Tre, dal proseguire con i costi di ricarica. Tim aveva impugnato la sentenza, ma il tribunale amministrativo ha dato parere contrario. Dunque bisogna capire quando Tim e Vodafone si metteranno in regola con le richieste dell’Antitrust.