Caro Salvagente, ho provato a contattare diverse associazioni consumatori della mia zona ma purtroppo tra numeri inesistenti, orari assurdi, appuntamenti impossibili da prendere ho pensato di rivolgermi a voi. Ho preso casa in affitto e d’accordo con il proprietario abbiamo deciso di intestare a me le utenze del gas e dell’elettricità .
Mi sono rivolto a un consulente di Abenergie S.p.a. che ha sostenuto tutto l’iter burocratico. Lui ha praticato uno switch con voltura per cui il mio proprietario di casa ha prima cambiato fornitore passando ad Abenergie S.p.a. e poi è stata fatta la voltura del gas a nome mio dal 1° gennaio scorso.
I giorni passano e la bolletta della corrente viene emessa ma non quella del gas.
Quando ho sollecitato l’emissione della bolletta (ho scelto di riceverla mensilmente) ho da prima ricevuto risposte molto generali ed evasive. Tranne scoprire per caso che la “lettura di partenza” risulta essere totalmente errata (ne ho prova fotografica).
Ne è nato un ping-pong di responsabilità tra il nuovo fornitore, il vecchio fornitore e il distributore locale.
Il 22 febbraio ho contestato la situazione a tutte le società coinvolte. Il 16 marzo nonostante siano aperte le pratiche conseguenti alla mia contestazione in tutte e tre le aziende coinvolte (Eni Gas e Luce, Abenergie e Italgas) viene emessa una fattura che riporta 1897 smc di consumo per un totale di 1.554,09€.
Ho provato a chiedere anche l’intervento di ARERA tramite il servizio di conciliazione ma devono passare 40 giorni dalla loro contestazione prima di un loro intervento.
Nel frattempo la bolletta scadrà e io risulterò moroso.
Cosa dovrei fare nel frattempo?
Vincenzo Morcone
Caro Vincenzo, abbiamo provato a far districare la sua vicenda dalla nostra esperta Valentina Masciari, responsabile utenze di Konsumer Italia. Ecco cosa ci ha risposto.
Quella del signor Vincenzo è una casistica che si riscontra spesso ma che dovrebbe essere di facile risoluzione se solo le parti coinvolte, facessero le cose corrette… Trattandosi poi di contatore gas, anche di vecchia generazione, le cose si complicano ulteriormente.
Comunque, visionare, in questo caso, la bolletta in questione, avrebbe aiutato a comprendere meglio cosa è stato addebitato in questa fattura ma cerco di chiarire le cose.
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Partiamo dal presupposto che con la voltura si procede esclusivamente al cambio del nome dell’intestatario mantenendo le stesse condizioni contrattuali dell’inquilino precedente.
Ciò significa che di default, si accetta il prezzo, in questo caso del gas, scelto dall’intestatario precedente. Per compiere tale variazione, in fattura verranno addebitati i costi di voltura e il deposito cauzionale.
- Tali costi, in genere ammontano a circa 25 euro, quali oneri amministrativi destinati al distributore locale, e circa 23 euro quale contributo fisso per oneri di gestione della pratica, richiesto dal Fornitore.
- Poi avremo il deposito cauzionale, che è di 90 euro,  per consumi da 500 a 1.500 standard metri cubi/anno.
Altro aspetto da considerare, è che al momento della richiesta di voltura, devono essere forniti i dati del nuovo intestatario, i dati del precedente intestatario, il PDR, e la lettura del contatore in quel momento.
Questo serve a far sì che la tariffazione del nuovo intestatario, parta da un dato certo.
Da quello che leggo, non mi sembra che ciò sia stato fatto, cioè il fornitore, AB Energie, non ha acquisito questo dato e si è ingenerato l’errore.
Il lettore dice inoltre, che il suo contatore, oltre a non essere di quelli di ultima generazione, è anche non accessibile e visto che nessun tecnico del distributore si è recato nella sua abitazione a effettuare una lettura del gruppo di misura, tendo a dire che la fattura ricevuta, comunque sia stata emessa su stime ma su quali stime non si sa, visto che il sig. Morcone non ha uno storico di consumi su quel contatore.
Probabilmente, lo storico è del precedente intestatario…
Il lettore, giustamente ha contestato la fattura in questione, contestazione che si basa sul fatto che è stata emessa magari su stime troppo elevate e perché riporta una lettura iniziale errata. Deve quindi allegare la foto del contatore, foto dalla quale deve evincersi la data dell’autolettura.
La contestazione, va fatta presso il nuovo fornitore, cioè AB Energie, che a sua volta, deve evidenziare al distributore tale contestazione e richiedere i dati corretti e reali.
Il fornitore non può esimersi dal tenere conto di questi dati forniti dal cliente, e deve rendersi parte attiva per far sì che vengano corretti dal distributore e ricevere quindi da questo i giusti valori dei consumi, così da emettere una fattura corretta.
Il sig. Morcone, può anche inviare al distributore tale contestazione, cosa che ha anche fatto, corredata sempre dai dati corretti riscontrabili dalla fotografia del contatore, così da essere certo che anche il distributore si renda conto dei consumi effettivi.
AB Energie, ha 40 giorni di tempo per rispondere alla contestazione .
In questo lasso di tempo, il pagamento della fattura deve rimanere sospeso; se allo scadere di questo termine, il fornitore non rispondesse o rispondesse in maniera poco soddisfacente, allora il sig. Morcone potrà avviare un tentativo di conciliazione presso l’ARERA.
In sostanza, allora, anche se la bolletta scadrà , visto che è stata contestata, non si potrà agire sull’utenza. Se non avesse risposte e quindi avviasse un tentativo di conciliazione, comunque nessuna azione si potrà subire fino a definizione della stessa.
Concludo dicendo che purtroppo, in caso di utenze gas, sono ancora moltissime le ipotesi di fatture emesse su stime che creano ai diretti interessati problematiche come quella descritta e risolvere le stesse, nella stragrande maggioranza dei casi, diventa obiettivamente complicato perché non si ha il giusto supporto né dai fornitori, né tanto meno dai distributori.