L’Epa, l’Agenzia statunitense per l’Ambiente, per la terza volta in tre anni ha ordinato ad Amazon lo stop alla vendita di decine di pesticidi illegali che rappresentano un rischio per la salute dei cittadini. Secondo quanto riportato dall’agenzia Ap, Amazon avrebbe commesso 4.000 violazioni del Federal Insecticide, Fungicide and Rodenticide Act tra il 2013 e il 2018, consentendo a fornitori di terze parti di vendere e distribuire prodotti non valutati dall’agenzia. Per questo motivo nel 2018 l’Agenzia aveva multato Amazon per 1,2 milioni di dollari.
Lo scorso giugno, inoltre, Epa aveva nuovamente richiamato Amazon a interrompere la vendita di circa 30 prodotti illegali – tra pesticidi e insetticidi – e ora addirittura se ne trovano altri 70 in vetrina. “Su Amazon – ha spiegato in una nota l’Epa – si possono acquistare pesticidi e insetticidi non registrati, potenzialmente pericolosi o completamente inefficaci. Pesticidi che evidentemente rappresentano un rischio significativo e immediato per la salute di consumatori, bambini, animali domestici e altri soggetti esposti ai prodotti”.
Dal canto suo il colosso dell’e-commerce ha affermato in una nota di aver messo in atto “processi” per “bloccare in modo proattivo” i prodotti fitosanitari non registrati dal proprio portale. Epa ha ammesso che Amazon si sta impegnando anche se il problema non è stato ancora risolto.
La vendita di pesticidi illegali non riguarda solo gli Usa ma interessa anche l’Europa e sopratutto l’Italia. Lo scorso anno un’inchiesta realizzata da Greenpeace Uk, Unearthed e Public Eye denunciava l’esportazione dalla Ue di 41 diversi prodotti fitosanitari vietati in Europa per i loro potenziali rischi per la salute e l’ambiente ma considerati “autorizzati” per essere utilizzati fuori dai confini comunitari. E così più di 80.000 tonnellate di prodotti sono finite in 85 paesi al mondo, specie nelle aree più povere e in via di sviluppo.
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