Una comparsa che può far comodo ai consumatori più attenti. È quella degli elettrodomestici in classe A++ o A+++ che è già in atto con l’affermarsi della nuova etichetta energetica che, come avevamo raccontato, sta già avvenendo in tutta Europa.
Dunque a partire dal 1° marzo (ma già oggi per chi si sta adeguando alle nuove norme) sarà impossibile trovare un modello con le classi energetiche che fino a ieri consideravamo le migliori, le più efficienti sul mercato.
Segno gli apparecchi non consumano così poca elettricità (e acqua) come ci avevano promesso in questi anni? No.
segue dopo l’infografica
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A cambiare non sono le performance degli elettrodomestici ma il rigore delle classi energetiche europee. La nuova scala di rating è più esigente e tiene conto dei progressi fatti in questi ultimi anni. A partire dai frigoriferi e dagli altri dispositivi per la produzione di freddo (congelatori, cantinette vino), fino alle lavatrici, lavastoviglie, ma anche ai televisori, un modello che sfoggiava una A+++ nella vecchia versione sarà classificato B o C, a consumo energetico invariato. Per il momento, a giudicare dalle nuove etichette già rilasciate ai modelli in commercio, nessun dispositivo è classificato A. Dunque per tutti questo rimane un obiettivo per il futuro, per apparecchi che vogliano innovare puntando proprio sulla maggiore efficienza.
Addio alla A+++ sull’etichetta energetica
Oramai, infatti, era difficile trovare modelli che non fossero nella fascia migliore, ossia la A+++, e distinguere in questa classe quali erano i dispositivi più efficienti degli altri. Con la nuova classificazione, invece, queste differenze dovrebbero essere più comprensibili e permettere al consumatore di fare scelte più oculate.
Attenzione: alcuni dispositivi – quelli che stanno per scomparire dal mercato – potranno continuare a mostrare la vecchia etichetta fino alla fine del 2021.
La classificazione energetica è apparsa negli anni 90 e nel tempo ha costretto i produttori a migliorare molto le performance energetiche dei propri apparecchi. Basti pensare che, secondo le stime dell’Agenzia per la transizione ecologica francese (Ademe), una lavastoviglie recente utilizza metà dell’acqua di dieci anni fa. Ma l’etichetta aveva anche alcuni effetti perversi. Per le lavatrici la riduzione dei consumi è avvenuta a scapito di un significativo allungamento della durata dei programmi. Pertanto, il ciclo più economico di una lavatrice o di una lavastoviglie ora dura spesso più di tre ore e fino a quattro ore e mezza su alcuni modelli. Una tale lentezza che spinge molti utenti a ricorrere a programmi veloci, che consumano molta più acqua ed elettricità.
La nuova etichetta energetica si applicherà anche a lampadine e luci LED a partire da settembre 2021. Le altre famiglie di elettrodomestici (asciugatrici, aspirapolvere, ecc.) seguiranno dal 2022.