“Sull’impatto dell’effetto combinato delle sostanze chimiche, resta ancora molto lavoro da fare”. Le parole del commissario per l’ambiente Ue, Virginijus Sinkevičius, rilasciate a Euractiv.eu confermano quanto in molti, nel mondo della scienza, stanno chiedendo da tempo: un approccio più vicino al principio di precauzione riguardo pesticidi e possibile effetto cocktail sulla salute e sull’ambiente.
L’effetto cocktail è innegabile
Il parere di Sinkevičius arriva a pochi giorni dall’adozione della strategia Ue sulle sostanze chimiche, che mira ad affrontare gli effetti cumulativi e combinati delle sostanze chimiche, compresi i pesticidi, sottolineando la necessità di accelerare il lavoro sulle metodologie che garantiscano la piena attuazione delle disposizioni esistenti. Alla domanda di Euractiv sulla misura in cui i pesticidi sono presenti nella strategia, il commissario per l’ambiente Virginijus Sinkevičius ha confermato che la strategia affronta i pesticidi “nel senso che sono sostanze chimiche”, aggiungendo che “dovranno essere prodotti e utilizzati in modo più sostenibile, poiché questo è l’obiettivo generale della strategia”. Ha anche affermato che mentre la legislazione europea richiede già alle autorità di regolamentazione di affrontare gli effetti cumulativi e sinergici di pesticidi e biocidi nelle valutazioni della sicurezza, la strategia richiede ulteriori azioni in questo settore. “Studi di biomonitoraggio umano nell’UE indicano un numero crescente di diverse sostanze chimiche pericolose nel sangue e nei tessuti del corpo umano, inclusi alcuni pesticidi e biocidi”, si legge nella strategia, affermando che l’esposizione prenatale combinata a diverse sostanze chimiche ha portato a crescita ridotta dei feti e a tassi di natalità inferiori. Il rapporto annuale pubblicato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) all’inizio di quest’anno ha rilevato che un terzo del cibo consumato in Europa contiene residui di due o più pesticidi.
Consenso scientifico sull’approfondimento necessario
“È attualmente in corso il lavoro su una metodologia mirata per affrontare gli effetti cocktail combinati dei pesticidi”, scrive Euractiv, che spiega come la strategia stessa affermi che “i lavori devono essere accelerati per garantire la piena attuazione delle disposizioni esistenti”. E questo nonostante il documento dica che sebbene attualmente “non sia” realistico né economicamente fattibile “valutare e regolamentare in modo specifico un numero quasi infinito di possibili combinazioni di sostanze chimiche, sta emergendo un consenso scientifico sul fatto che l’effetto delle miscele chimiche “deve essere preso in considerazione e integrato maggiormente generalmente nelle valutazioni del rischio chimico”. Una strada percorribile sono le tecniche analitiche “omiche” utilizzate di recente da uno studio internazionale, a cui ha partecipato anche Fiorella Belpoggi, direttrice dell’Istituto Ramazzini di Bologna.