L’organizzazione Essere Animali ha sporto denuncia nei confronti del titolare e di alcuni operai di un allevamento di maiali situato in provincia di Reggio Emilia, fornitore del marchio Fratelli Beretta. I reati ipotizzati, si legge in una nota dell’associazione animalista, sono maltrattamento di animali (art. 544 ter c.p.) e uccisione di animali (art. 544 bis c.p.), nonché plurime gravi violazioni al d.Lgs. 7 luglio 2011, n. 122 (attuazione della direttiva 2008/120/CE) che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini.
“Le immagini catturate con la telecamera nascosta, pubblicate oggi in un video dopo la diffusione di alcune brevi clip in un servizio del Tg1 dello scorso 4 settembre, documentano comportamenti deliberatamente violenti degli operai nei confronti degli animali, anche su quelli malati e impossibilitati a muoversi, e l’utilizzo di procedure vietate dalla legge o effettuate in modo inadeguato e causa per questo di sofferenza per gli animali”.
“Si tratta dell’ennesima indagine (qui il sito dell’indagine completa, ndr) con cui documentiamo violenze nei confronti degli animali, attuate tramite comportamenti diretti o condotte omissive””, commenta Simone Montuschi, presidente di Essere Animali. “Questi maltrattamenti – prosegue – avvengono anche in allevamenti fornitori di noti marchi conosciuti a tutti i consumatori, come i salumi Beretta. Non siamo infatti di fronte a gesti sporadici di operai insensibili o crudeli, ma alle conseguenze di un sistema che produce carne a basso costo. Gli allevamenti intensivi sono brutali e occorre agire ora con l’obiettivo di vietarli. Come consumatori, possiamo eliminare o perlomeno ridurre drasticamente il nostro consumo di carne, mentre le istituzioni devono mettere fine ai sussidi pubblici al settore zootecnico”.