Caro Salvagente, volevo portare a conoscenza questa situazione veramente spiacevole che ho vissuto con Agos. Ho contratto un finanziamento nel 2018 che prevedeva una rata mensile da 214 euro. In periodo covid ho chiesto la sospensione e dopo tante chiamate hanno concesso la sospensione facendomi pagare circa 113,00 al mese ed io pensavo che fosse la quota interesse e che in coda avrei pagato la differenza tra capitale ed interessi da me pagati. con somma sorpresa scopro che in coda la rata sarà sempre di 214 , quindi per avere la sospensione ho pagato 113,00 euro al mese ed in più mi è stato comunicato che il tasso , in virtù della sospensione , era stato variato. è legale tutto questo? grazie
Sonia Bizzarro
Cara Sonia, per rispondere al tuo caso abbiamo girato la domanda a Raffaella Grisafi, esperta e vice presidente vicaria di Konsumer.
L’ipotesi riferita dal consumatore sembra rientrare nel caso della soluzione offerta dall’intermediario (Agos, ndr) di sospensione del pagamento della sola quota capitale per una durata massima di sei mesi, periodo al termine del quale, come riportato sul sito dell’intermediario segnalato, il piano di ammortamento ricomincia normalmente con la normale ed intera quota (capitale ed interessi) dopo essere stato ricalcolato in base alle quote versate durante la sospensione. Dunque la richiesta del pagamento della rata originariamente prevista è in linea con la soluzione offerta (e pubblicizzata ) dalla finanziaria. A non convincere, però, è la variazione del tasso messa in relazione alla richiesta di sospensione: se così fosse, la modifica potrebbe essere considerata nulla e il consumatore potrebbe eventualmente contestarla. Una richiesta di accesso ad una misura agevolativa non può infatti di per sè giustificare una modifica unilaterale delle condizioni contrattuali.