“Italia resta a casa“: si intitola così il nuovo Dcpm che entra in vigore nella mattinata di martedi 10 marzo e che durerà almeno fino al 3 aprile, con il quale il governo Conte estende a tutta Italia le regole restrittive già in vigore per la Lombardia e altre 14 province. Clicca qui per il testo completo del nuovo Dpcm firmato il 9 marzo 2020.
In buona sostanza in tutte le regioni vengono limitati gli spostamenti, scatta il divieto di assembramenti in pubblico, i locali – bar, pub, ristoranti – saranno chiusi alle 18 e la chiusura di scuole e università viene prorogata dal 15 marzo al 3 aprile. Serrata per piscine, palestre e sale da ballo. Nessun blocco di bus e treni, ma per muoversi fuori città o regione serve comprovata ragione e autocertificazione. Sospese le competizioni sportive a cominciare dal campionato di calcio di serie A.
Queste le linee guida del nuovo provvedimento per contrastare la diffusione del coronavirus lungo tutto lo Stivalo che il premier Conte ha annunciato in conferenza stampa: “I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell’Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti”. Nel rispondere ai giornalisti presenti il presidente del Consiglio ha anticipato che verrà presto nominato un commissario speciale all’emergenza e, durante la giornata di oggi, sono circolati i nomi di Guido Bertolaso e dell’ex prefetto Gianni De Gennaro.
Il bollettino diffuso alle ore 18 di lunedi 9 marzo da parte della Protezione Civile parla di 7.985 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.598 persone rispetto a ieri, domenica 8 marzo. Le persone guarite sono 724, 102 in più di ieri ha affermato il commissario per l’emergenza Borrelli. Le persone decedute è salito a 463, 97 in più rispetto a domenica.
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