Minacciano l’ecosistema e la salute dei cittadini. Per questi motivi il comune di Madrid ha deciso di eliminare buona parte dei circa 12.000 parrocchetti monaci (Myiopsitta monachus) che popolano gli alberi della città : si tratta di una delle molte specie di pappagalli di piccole e medie dimensioni che ha lunghe piume di coda. Ancora non è chiaro come l’amministrazione procederà : quel che è certo è che lo farà ma la speranza è che avverrà in modo “etico”.
Il problema potrebbe porsi anche nel nostro paese. Uno studio del 2016 ha stimato 85.000 esemplari in Europa, con 90 popolazioni riproduttive, delle quali trenta solo in Italia per un totale di oltre 9.000 esemplari. La maggior parte è stata osservata a Roma, seguita da Palermo, mentre in Puglia si registra un recente allarme della Coldiretti. Il problema è concentrato soprattutto nei paesi meridionali dove il clima è più caldo, ma dal censimento del 2016 è emerso che importanti comunità si trovano anche in Francia, Paesi Bassi e Regno Unito.
Perché lo riconsidera un problema è presto detto anche se ignorato dalla maggior parte della popolazione. I loro nidi, infatti, possono raggiungere i 200 chili di peso. Se cadono, possono provocare seri danni sia alle persone che alle cose. Sono comuni anche i nidi su pali della luce o del telefono, che in alcuni casi potrebbero non sopportare il peso e crollare, provocando anche dei blackout. E non possono essere sottovalutai i danni che portano all’agricoltura. Ed è proprio questa la maggior preoccupazione della comunità scientifica: l’Israele dove l’invasione di questi pappagalli è stata massiccia, infatti, i raccolti di semi di girasole e cereali hanno avuto gravi perdite. Succederà anche da noi. E in qualche caso è già accaduta una cosa simile.
Un recente studio pubblicato sul Belgian Journal of Zoology ha osservato nel settembre 2017 il comportamento del parrocchetto monaco nel parco dell’Appia Antica, a Roma, dove si trovano diversi mandorleti. Il risultato è che il 30% delle mandorle era stato mangiato o rovinato da questi uccelli. E potrebbe essere solo un primo “assaggio” di quello che succederà nei prossimi anni. Lo scorso giugno Coldiretti ha denunciato danni ai mandorleti pugliesi provocati dal parrocchetto monaco. Ma si può ancora fare qualcosa?