Spagna, ritirati 6 integratori alimentari non autorizzati

Il ministero della Salute ha rilanciato sulla pagina on line istituzionale l’allerta lanciato dall’Agenzia spagnola per i medicinali e i prodotti sanitari (Aemps) circa il ritiro dal mercato di alcuni integratori alimentari che contengono il principio attivo sildenafil, da solo o insieme a tadalafil (non dichiarato in etichetta) commercializzati dalla società MARCO CORDONE-SPAGNA. L’immissione in commercio degli integratori (che si acquistano on line) non è stata notificata alle autorità competenti, come previsto dalla normativa vigente per questo tipo di prodotti. Gli integratori in questione potenziano l’attività sessuale degli uomini.

Questi integratori alimentari contengono in etichetta solo sostanze naturali mentre le analisi svolte per conto dell’agenzia spagnola hanno individuato i due principi attivi, tadalafil e sildenafil, controindicati a una serie di persone perché aumentano il flusso sanguigno del pene attraverso l’inibizione selettiva della fosfodiesterasi 5 (PDE-5).

Gli inibitori PDE-5 sono controindicati nei pazienti con infarto miocardico acuto, angina instabile, angina sforzo, insufficienza cardiaca, aritmie l’ipotensione non controllata (pressione arteriosa <90/50 mmHg), ipertensione non controllata, storia di ictus ischemico cervello (ictus ischemico), nei pazienti con insufficienza epatica grave e con una storia di non-arteritica neuropatia ottica ischemica anteriore o disturbi ereditari degenerativi della retina, come la retinite pigmentosa (una minoranza di questi pazienti presenta disturbi genetici fosfodiesterasi retina).

Questi (inibitori selettivi della PDE-5) attivi hanno anche molte interazioni con altri farmaci, e possono anche apparire effetti indesiderati di gravità variabile da considerare, come cardiovascolari, come il loro consumo è stato associato ad infarto miocardico acuto , angina instabile, aritmia ventricolare, palpitazioni, tachicardia, ictus, compresa la morte cardiaca improvvisa, che sono stati presentati in misura maggiore nei pazienti con una storia di fattori di rischio cardiovascolare, per i quali sarebbero stati controindicati.

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L’esperto: occhio alle trappole della rete

Secondo Alberto Ritieni, docente di Chimica degli alimenti presso il dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli: “Non era difficile immaginare che accadesse prima o poi quanto leggiamo in questa allerta, in pratica si è verificato l’uso degli integratori come fossero un cavallo di Troia. Per l’acquisto di prodotti contenenti tadalafil e sidenafil occorre una visita del proprio medico curante che conoscendo la nostra storia medica prescrive questi principi e il farmacista li può poi dispensare. Il loro inserimento in integratori, per giunta neanche notificando i prodotti alle nostre autorità, e senza neanche dichiararli in etichetta, rende questi integratori di fatto rischiosi per la salute di consumatori che li acquistano in rete pensando di fare un affare.
In conclusione, la rete offre mille vantaggi per gli acquisti, ma la sicurezza dei prodotti deve essere sempre prioritaria e questo caso evidenzia come il settore dei nutraceutici/integratori alimentari è ancora troppo indifeso ed è possibile acquistare dei prodotti pensando fossero altri e senza conoscerne i reali rischi per la nostra salute”.