Definire le modalità di attuazione e gli strumenti operativi della sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi i per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica. E’ questo l’obiettivo del decreto che il ministro dei Trasporti ha inviato agli amministratori locali per eventuali osservazioni. Composto da 7 articolo e 3 allegati, il provvedimento individua innanzitutto i veicoli autorizzati a circolare nelle aree urbane a loro destinate: gli hoverboard, i segway, i monopattini e i monowheel. Tutti mezzi sino a oggi esclusi dal Codice della Strada, che finalmente potranno circolare in città secondo un preciso regolamento guidati da maggiorenni in possesso della patente AM. (continua dopo l’immagine)
Il decreto continua nel definire le zone della città dove la circolazione è consentito, ovvero esclusivamente “in ambito urbano, e limitatamente alle specifiche tipologie di infrastrutture stradali e/o parti di strada”. Questo significa che i 4 mezzi individuati non potranno circolare liberamente in tutte le città che decideranno di aderire alla sperimentazione, ma dovranno avere spazi dedicati, che si tratti di piste o corsie. Quanto alle caratteristiche dei mezzi, questi dovranno necessariamente avere un motore elettrico con potenza massima di 500 W, velocità massima 20 km/h; un segnalatore acustico, una luce anteriore bianca o gialla fissa e catarinfrangenti rossi o luce rossa fissa. Nelle ore notturne, in assenza, non possono circolare se non portati a mano. Nessun mezzo deve inoltre avere il sedile per il conducente, e tutti vanno utilizzati rigorosamente in piedi, con un regolatore di velocità che consente di procedere a non più di 6 km/h, nel caso di circolazione in aree pedonali.
Il provvedimento del Mit, inoltre, specifica che le amministrazioni comunali che decidono di aderire alla sperimentazione devono comunicarlo al Ministero entro 30 giorni dall’adozione del provvedimento (che dovrà essere iscritto nella Gazzetta Ufficiale), e poi emanare un’apposita ordinanza autorizzandola in ambito esclusivamente urbano. Per farlo, devono individuare infrastrutture stradali o parti di strada adeguati alla circolazione dei mezzi di micromobilità e approvare poi il piano di sperimentazione.
Sono già diverse le aziende pronte a sbarcare nelle nostre città per noleggiare i dispositivi. Ma chi volesse acquistarne uno, ad esempio un monopattino, può contare sui consigli del Touring club svizzero.
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