Un tavolo nazionale per affrontare l’emergenza Pfas e per fissare dei limiti alla concentrazione delle sostanze perfluoro alchiliche valevoli su tutto il territorio nazionale e non solo in Veneto dove è scoppiata l’emergenza.
Ad annunciarlo il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che questa settimana convocherà il tavolo tecnico nazionale. A riferirlo è stata nei giorni scorsi Regione Veneto spiegando che l’annuncio è avvenuto nel corso della Conferenza del Bacino Padano, tenutasi presso il ministero dell’Ambiente e alla quale hanno partecipato i responsabili dell’ambiente di Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. L’incontro prevedeva di trattare il tema dei limiti all’inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche, così come sollecitato a più riprese dall’assessore all’Ambiente della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin. Un intervento reso ancora più urgente dopo i più recenti rilevamenti sul fiume Po che hanno evidenziato un’allarmante presenza di C6O4 (Pfas di nuova generazione) duemila volte superiore ai livelli registrati nell’area interessata dall’inquinamento della Miteni di Trissino, in Veneto.
Il ministro Costa in quell’occasione avrebbe inoltre spiegato ai rappresentanti delle regioni di avere chiesto alla Commissione europea di porre limiti di 100 nanogrammi per la somma dei Pfas, 30 per i Pfos e 65 per i Pfoa. Sembra, però, come riferito dai rapprensentati della Regione Veneto, che sul tema sia emersa l’opposizione di alcuni Stati membri.