Ora è finita in tutti i telegiornali dopo che i sequestri dei carabinieri ne hanno mostrato le potenzialità mortali e il fatto che con un grammo di polvere si possano fare migliaia di droghe. Non fosse stato per le morti di Prince, Dolores O’Riordan e più di recente del rapper Mac Miller, in Italia nessuno o quasi avrebbe mai sentito parlare di Fentanyl. Almeno non fuori dal giro di chi naviga nel dark web fra forum e negozi on line a caccia di droghe. Eppure, a suo modo, negli Stati Uniti il Fentanyl è al tempo stesso un’emergenza e l’ultima moda.
Oppioide sintetico creato negli anni Sessanta come antidolorifico oncologico, nel 2014 secondo i dati della Drug enforcement agency (Dea) avrebbe ucciso oltre 5mila persone. Nel 2017 i morti per overdose negli Usa sono saliti a 49mila e di questi, secondo il National Center on Health Statistics, il 60% sarebbe stato causato da pastiglie a base di Fentanyl mischiato con altre droghe per potenziarne gli effetti.
Nel Vecchio Continente la prima allerta lanciata dall’Osservatorio europeo su droghe e tossicodipendenze risale al 2013 e da allora sono stati segnalati soltanto una decina di casi di overdose tra Olanda, Germania, Francia, Svezia e Svizzera. E se in Italia fino alla scorsa primavera le autorità continuavano a ripetere che non c’era “alcuna evidenza di una sua diffusione”, tutto è cambiato lo scorso settembre quando l’Istituto superiore di sanità ha diramato per conto del dipartimento Antidroga della presidenza del Consiglio un’allerta di grado tre (il massimo) sul Fentanyl dando notizia del primo caso di decesso avvenuto a Milano nell’aprile 2017. Vittima un uomo di 39 anni scoperto cadavere nella sua casa. “Al suo fianco sono stati trovati un siringa – si legge nell’allerta – un accendino e una busta di plastica contenente diverse centinaia di milligrammi di polvere di colore marrone. Inizialmente è stata sospettata un’overdose di eroina”. Il timore è che in questo anno e mezzo quello di Milano non sia un caso unico. Per questo il 12 ottobre scorso con un decreto del ministero della Salute sono state inserite nella tabella delle sostanze proibite dodici nuove droghe. A creare “motivo di allarme sociosanitario”, è scritto nel decreto, “la diffusione di molecole sintetizzate per aggirare il divieto sulla molecola Fentanyl”, la cosiddetta eroina sintetica, poiché “possiedono potenza notevolmente superiore alla molecola originale” e gli utilizzatori “possono essere soggetti a depressione respiratoria per l’elevata potenza su recettori oppiacei”.
Ma il mercato della nuova eroina sintetica è già sconfinato e secondo gli esperti della Dea quasi il 70% di quello importato negli Usa sarebbe prodotto in laboratori clandestini cinesi. Dove un chilo di Fentanyl puro può essere acquistato a 3.800 dollari salvo poi fruttare circa 30 milioni al mercato nero dopo essere stato tagliato con altre sostanze. Un ricarico enormemente superiore rispetto a quello immaginabile dalla vendita di qualsiasi altra sostanza. Per questo, in un clima di difficile collaborazione con le autorità antidroga cinesi, è stato il presidente degli Stati Uniti a prendere iniziativa in prima persona via twitter: “È scandaloso – ha scritto – che la micidiale droga Fentanyl arrivi dalla Cina attraverso il sistema postale americano”.
La guerra tra Usa e Cina sulla droga rischia di deflagrare anche se non mancano segnali di collaborazione. Da poco, su invito americano, le autorità cinesi hanno messo sotto controllo 39 nuove sostanze psicoattive derivate dal Fentanyl. Ma è la punta dell’iceberg visto che la struttura stessa del Fentanyl può essere modificata in una serie infinita di combinazioni.