Lo scandalo della carne malata (qui l’intera inchiesta video con i sottotitoli) travalica i confini della Polonia: le autorità sanitarie e veterinarie di Varsavia ammettono che almeno 3 tonnellate di sottoprodotti di bovini affetti da gravi patologie sono state esportate in 10 paesi europei. Si tratta nello specifico di 2,7 tonnellate di carne vendute in Estonia, Finlandia, Francia, Ungheria, Lituania, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna e Svezia e che secondo le autorità polacche sarebbero già state rintracciate e ritirate. Al momento l’Italia non figura nell’elenco dei paesi dove è approdata la carne in questione anche se il nostro paese importa dalla Polonia.
Ispettori Ue nel mattatoio degli orrori
Nel frattempo la Commissione europea invierà ispettori nel mattatoio degli orrori portato alla luce da una coraggiosa inchiesta condotta sotto copertura da un giornalista della TvN Superwizjer. Il giornalista ha ottenuto un lavoro nel macello incriminato in un’area nascosta nella regione della Masovia polacca dove gli è stato ordinato di uccidere le mucche e macellare le loro carni. Il filmato mostrale mucche malate trasportate al macello e la preparazione delle loro carcasse, con conversazioni registrate tra dipendenti che discutevano della scarsa qualità della carne.
“Videosorveglianza in tutti i macelli”
Pawel Niemczuk, a capo dell’agenzia veterinaria del paese ha detto che le autorità polacche installeranno telecamere nei macelli e impiegheranno più ispettori sanitari per impedire le esportazioni di carne contaminata verso altri paesi dell’Ue. “La videosorveglianza sarà disponibile 24 ore al giorno” ha risposto Niemczuk. La Polonia, come riporta il portale Euractiv, spenderà 120 milioni di zloty (23,1 milioni di euro) nei prossimi tre anni per attuare questi cambiamenti, ha detto ai giornalisti i portavoce della Camera veterinaria nazionale polacca. La Polonia ricordiamo produce circa 560.000 tonnellate di carni bovine all’anno e l’85% è dedicato alle esportazioni, Italia compresa.