Oltre 254mila. È il ragguardevole numero di bambini e adolescenti con disturbi specifici dell’apprendimento per l’anno scolastico 2016-2017 censiti dal Miur in base alle certificazioni presentate a scuola dai genitori. Rappresenta il 2,9% della popolazione studentesca. La sigla che li identifica, Dsa, all’interno delle scuole, è riferita ai ragazzi dislessici, con problemi come disgrafia, disortografia, discalculia. Stefano Vicari, responsabile dell’Unità operativa complessa di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma spiega all’Ansa: “Questi disturbi non si correggono con la terapia, ma con strumenti compensativi, facendo usare ai bambini disgrafici il computer dove trovano la tastiera con le lettere già pronte senza impegnare la loro energia per scriverle, audiolibri per i dislessici, la calcolatrice per i discalculici, per fare solo alcuni esempi”.
Detrazioni per le spese
A tal proposito, esistono delle agevolazioni per alleviare il peso economico. Per il solo 2018, quindi con effetto nella dichiarazione del 2019, l’ultima legge di Bilancio ha istituito una nuova detrazione Irpef relativa alle spese sostenute per l’acquisto o l’uso di strumenti che favoriscano, fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado (scuola superiore), l’apprendimento di studenti, minorenni e maggiorenni, con diagnosi di Disturbo specifico di apprendimento (Dsa). A differenza delle spese mediche tradizionali, l’ordinamento non prevede la classica franchigia dei 129,11 euro; ciò significa che la detrazione in questione, applicata nella misura standard del 19%, verrà comunque calcolata sull’intero importo speso nell’anno d’imposta 2018, e non sulla quota eccedente la suddetta franchigia. Non sono previste nemmeno delle soglie massime di spesa oltre le quali il beneficio sarà inapplicabile, cosa che invece accade con le spese d’istruzione. Bisognerà, oltre alle fatture di acquisto, per dimostrare l’utilità della spesa ai fini dell’apprendimento del bambino/raDsa, Distgazzo, farsi rilasciare un certificato medico che attesti il collegamento funzionale tra i sussidi/strumenti acquistati e il tipo di disturbo diagnosticato. Fin qui le regole “fiscali”. Per vedere a chi spettano le detrazioni, basta cliccare qui.