“Etichetta a semaforo non è credibile”: Mars abbandona Coca-Cola e Nestlé

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Mars abbandona le 5 sorelle del Big – Coca-Cola, Mondeléz International, Nestlé, PepsiCo e Unilever – con le quali appena un anno fa aveva lanciato un modello di etichetta a semaforo. Un portavoce della multinazionale ha dichiarato a FoodNavigator: “Dopo un anno di intenso impegno con le parti interessate, la soluzione esplorata non gode attualmente della credibilità e richiede un ampio consenso tra i consumatori”.

Da parte sua Mars chiede che si arrivi presto a una soluzione europea: “Considerate le opinioni divergenti delle parti interessate sull’approccio corretto all’etichettatura nutrizionale, chiediamo alla Commissione europea di fare il punto della situazione e, insieme agli Stati membri della Ue, di prendere in considerazione la possibilità di sviluppare un Regolamento Ue per armonizzare l’etichettatura nutrizionale”.

Il semaforo? Foodwatch: “Privo di base scientifica”

La soluzione proposta un anno fa dalle Big food era stata molto criticata dai consumatori europei: il semaforo spesso segnava verde nonostante zuccheri e grassi saturi in ecceso. Molto critica la Ong consumerista Foodwatch: “Il principio proposto dalle sei multinazionali è semplice: trasformare il logo dei semafori britannici a proprio vantaggio con un approccio capriccioso. Questa manovra consentirebbe loro di mostrare meno luci rosse, rendendo i prodotti più sani di quelli che sono“. In Francia Foodwacth difende il sistema Nutri-Score che invece le sei sorelle del Big food non vogliono adottare: “Questi giganti del settore agroalimentare – denuncia Karine Jacquemart, direttore di Foodwatch – usano una vecchia tecnica antiquata di offuscare il dibattito; questa volta offrendo il proprio logo privo di qualsiasi base scientifica. È disinformazione. Non intendono realmente promuovere un’alimentazione sana producendo cibi più equilibrati. Stanno semplicemente cercando di evitare qualsiasi miglioramento nei loro prodotti”.

Mars si smarca dalle lobby?

La mossa sull’etichetta a semaforo è l’ultima mossa messa in atto dal produttore delle M & Ms per smarcarsi dalla lobby dell’industria alimetnare. È di pochi giorni fa la notizia che Mars entro la fine del 2018, lascerà l’Ilsi la maggiore lobby alimentare per aumentare la fiducia e la trasparenza nel rapporto con i consumatori. L’Ilsi, riunisce le maggiori sigle del settore, tra cui Nestlé, Unilever, Coca-cola, Pepsico e Dupont. La ragione è la volontà di non venire più criticate per studi finanziati dall’Ilsi e accusati di conflitto d’interesse, a cominciare da quelli sullo zucchero.

Inoltre la multinazionale, come riportato da Foodnavigator, ha anche dichirato di rendere pubblica la sua politica scientifica in cui promette di pubblicare i risultati della ricerca a prescindere dal risultato, di rivelare completamente eventuali potenziali conflitti di interesse e garantire che i finanziamenti non siano collegati al raggiungimento di uno specifico risultato della ricerca.

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