Lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, che produce per lo Stato la cannabis per uso terapeutico, si sta attrezzando per aumentare la produzione, per rispondere così all’impennata dei consumi. A riferirlo all’Adnkronos è il colonnello Antonio Medica, direttore dell’Istituto: “Stiamo ricevendo finanziamenti dal governo, 1 milione e 600 mila euro nella legge di bilancio per potenziare la produttività e arrivare a circa 300 kg all’anno rispetto agli attuali 100″.
Contemporaneamente verranno ampliate anche le importazioni dall’estero, attivando altri canali di approvvigionamento oltre a quello con l’Olanda, anche se, come ha spiegato il colonnello Medica, “reperire cannabis di qualità sul mercato non è semplice” perché spesso “la coltivazione della cannabis al di fuori dell’Europa viene fatta in condizioni non accettabili, per esempio attraverso l’uso di pesticidi“.
La richiesta per usi medici della cannabis è aumentata da tempo e ora, dopo l’approvazione della nuova legge sull’uso della cannabis terapeutica, si prevede un ulteriore incremento della domanda. “Il problema della produzione – ha spiegato ancora all’Adnkronos Medica – è dovuto al fatto che le serre non sono più sufficienti, dobbiamo ampliare gli assetti produttivi ma ci vuole tempo: servono un progetto, i finanziamenti e la messa in opera di tutte le serre. Il processo è già avviato. La stima è che per l’anno in corso i consumi si assestino intorno ai 350 chilogrammi. Fermo retando la quantità importata dall’Olanda, con l’ampliamento delle serre si dovrebbe arrivare a soddisfare il fabbisogno”.