Greenpeace e lo street artist Tvboy hanno affisso la notte scorsa, in alcuni luoghi simbolici di Roma, una serie di opere per denunciare l’inquinamento atmosferico e i danni sanitari che da questo derivano e lanciare un messaggio chiaro: #CleanAirNow !
Da Gregory Peck e Audrey Hepburn, che ritratti in una famosa scena di Vacanze Romane indossano una mascherina per proteggersi dall’inquinamento atmosferico, a Marcello Mastroianni e Anita Ekberg, insieme nell’acqua della Fontana di Trevi, sempre raffigurati con mascherina antismog. Da Francesco Totti a Federico Fellini, passando per Pier Paolo Pasolini, Sofia Loren e Papa Francesco.
“Le opere della street art sono per definizione ‘outdoor’, realizzate sui muri delle città ed esposte agli agenti atmosferici come agli inquinanti di cui l’aria di molti centri urbani è satura”, afferma Salvatore, l’artista che opera dietro l’identità e il marchio di Tvboy (nella foto sopra accanto a una delle opere contro l’inquinamento)
Il biossido di azoto (NO2) è un gas cancerogeno specifico delle emissioni dei veicoli diesel, responsabile in Italia di oltre 17mila morti premature l’anno (record negativo in Europa). I suoi effetti patogeni sono principalmente a carico delle vie respiratorie, del sistema sanguigno, delle funzioni cardiache. È particolarmente nocivo sui bambini, causando infezioni alle vie respiratorie, asma, polmoniti, ritardo nello sviluppo del sistema nervoso e dei processi cognitivi.
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L’associazione ambientalista sta chiedendo ai sindaci delle città maggiormente colpite dall’inquinamento di NO2 – Torino, Milano, Palermo e Roma – di fare quello che molte altre città, in Europa e nel mondo, stanno già facendo: prevedere un percorso progressivo di restrizione alla circolazione dei veicoli diesel, fissando una data oltre la quale non potranno più circolare nei centri urbani.
“Dopo mesi di richieste, finalmente anche l’amministrazione di Roma si è detta disposta a incontrarci”, dichiara Andrea Boraschi, responsabile della Campagna Energia e Clima dell’associazione. “La Capitale è risultata essere nel 2016 la città con i valori mediamente più alti di NO2. È responsabilità della sindaca Virginia Raggi, al pari dei primi cittadini di Torino, Milano, Palermo, prevedere politiche progressive di fermo per i veicoli più inquinanti, cominciando dai diesel; e costruire un nuovo sistema di mobilità, per arginare una crisi sanitaria enorme che colpisce soprattutto i bambini”.
Ricordiamo che nell’intero arco di vita dalla costruzione alla messa in strada, un’auto diesel inquina molto più di una a benzina: la prima è responsabile di 42,65 tonnellate di Co2 mentre la seconda di 39.
Secondo i ricercatori dall’agenzia europea Transport&Environment per quantificare le emissioni va considerato l’intero ciclo legato al diesel. Così il processo di raffinazione per ottenere il gasolio richiede più energia rispetto a quello necessario a estrarre la benzina dal petrolio. I materiali utilizzati per realizzare il motore diesel sono più pesanti e richiedono più energia per la lavorazione.