I bambini sotto un anno di età non dovrebbero bere succo di frutta. Sono le nuove linee guida messe a punto dall’American Academy of Pediatrics che ha aggiornato le precedenti raccomandazioni secondo le quali il divieto era limitato ai neonati fino a 6 mesi. Non si tratta certo di una presa di posizione che non ha valide basi scientifiche. Secondo i pediatri americani, i succhi hanno uno scarso valore nutrizionale motivo per cui è sempre meglio proporre ai bambini frutta fresca: è più sana e contiene maggiori quantità di fibre. Inoltre, i succhi di frutta possono causare diarrea, soprattutto nei bambini più piccoli e può interferire con l’assorbimento di alcuni farmaci.
Ma non è solo una questione nutrizionale. La modalità con cui i bambini bevono il succo – generalmente da un brick con la cannuccia – può avere effetti sulla dentizione e sulle cavità dentali. Insomma, il punto centrale – secondo i pediatri americani – è che i bambini non hanno bisogno di questa bevanda: fino al compimento del primo anno di età, l’acqua e il latte, rigorosamente non zuccherato, sono sufficienti a coprire le necessità nutrizionali dei bambini.
E dopo l’anno di età via libero incondizionato ai succhi di frutta? Non proprio. Gli esperti non pongono un divieto tout court ma raccomandano di non abusarne e di seguire alcune indicazioni come quella di scegliere un succo che contiene il 100% di frutta. Non solo. Occorre preferire quello pastorizzato e non permettere che i bambini lo bevano utilizzando la cannuccia, molto meglio versarlo in un bicchiere oppure in una bottiglie di plastica usa e getta.