Sostanze tossiche, nuovi simboli (e sanzioni per lae aziende che non si adeguano)

In barrels in a factory.

Da qualche giorno sono diventati obbligatori i nuovi simboli di sicurezza. Molte sono le novità. Per iniziare, il teschio non riderà più come ha fatto fino ad oggi così come la X nera di “irritante” su sfondo giallo lascia spazio a un punto esclamativo su base bianca. E più in generale verrà abbandonato il quadrato con il bordo nero per tutti i simboli: si passa al rombo a cornice rossa.

I nuovi standard sono stati approvati con un regolamento della Commissione europea nel 2010,  poi recepiti da decreto nazionale due anni dopo e tra un paio di mesi effettivamente in vigore. I tempi cuscinetto è servito per dare tempo alle aziende di adeguarsi. Le aziende che non si adegueranno scattano le sanzioni e la distruzione dei materiali etichettati con i vecchi simboli.

Dopo il primo giugno infatti i rivenditori che hanno acquistrato i prodotti che ancora recano i vecchi simboli di “pericolo” saranno obbligati per legge a ritirarli dal mercato e smaltirli, a meno di non volere rischiare multe salatissime, dai 20mila ai 35mila euro. Protesta Fabio Manara, presidente della Compag, l’associazione delle rivendite agrarie, che nei giorni scorsi ha posto la questione anche al Ministero della Salute: “Il buonsenso vorrebbe che i rivenditori potessero chiedere ai produttori di potere applicare una nuova etichetta, senza buttare via l’intero prodotto. Così invece finirà in discarica: un doppio danno, economico e ambientale”.

Ecco nel dettaglio come saranno e cosa indicheranno i nuovi simboli di pericolo:

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