Quarta condanna per la Johnson&Johnson: un tribunale della Virginia ha condannato la multinazionale al pagamento di oltre 100 milioni di dollari in favore della famiglia di una donna deceduta a causa di un cancro ovarico. I giudici anche questa volta hanno riconosciuto un nesso di causa-effetto tra l’insorgenza del tumore e l’uso prolungato – per 40 anni – del talco Powered. Tra l’altro – hanno sottolineato i giudici americani – non c’era nessuna avvertenza che mettesse in guardia la signora. La multinazionale continua a difendere la “sua” polvere e ha annunciato che farà ricorso contro la sentenza.
Gli studi scientifici su cui i tribunali hanno in questi anni emesso i verdetti risalgono al 1971 e stabiliscono una chiara connessione tra l’uso del talco in polvere e la formazione di lesioni cancerose: inoltre, un giudice, ha citato una statistica secondo cui nel 1982 si è registrato un aumento del rischio del cancro ovarico del 92% con le donne che hanno usato prodotti a base di talco nei loro genitali.