Si chiamano fontane luminose, stelline scintillanti o sparkler e da qualche anno hanno mandato in pensione le classiche candeline per torte. In realtà sono petardi che quando si accendono lasciano cadere sulla torta piccolissimi pezzetti di metalli pesanti che finiamo per mangiare assieme alla glassa. In realtà , non dovrebbero essere utilizzati sui prodotti alimentari invece…Ieri sera se ne è occupata la prima puntata di Report che, con l’aiuto di un microscopio per nanoparticelle, ha analizzato i residui delle scintille.
Una pioggia di metalli pesanti
“C’è dell’alluminio, per esempio, c’è del ferro, c’è del bario, del silicio, del calcio, oltre che all’ossigeno e al carbonio, per la loro piccolezza alcune possono superare le barriere, quella polmonare sicuramente, ma anche quella intestinale” ha spiegato ai microfoni di Alessandra Borella, Antonietta Gatti, fisico e bioingegnere.
Con quali rischi? Report lo ha chiesto a Daniela Maurizi, segretario del Consiglio nazionale dei chimici: “Il bario può dare problemi gastrointestinali e poi può provocare una diminuzione della concentrazione di potassio nel sangue. L’alluminio, in particolare, ha l’effetto di neurotossina e quindi, diciamo, alla lunga potrebbe dare, con il bio accumulo, problemi neurotossici”.
Senza norme, i petardi finiscono sulla torta
Come è possibile che un prodotto cosi potenzialmente pericoloso finisca sulle torte? La risposta va ricercata in un vuoto normativo: non si è tenuto conto delle implicazioni che un petardo (perché questo è da un punto di vista normativo) venisse utilizzato per scopi alimentari. E così si finisce per usare come candelina una “cosa” che somiglia ad un fuoco d’artificio.