Anche in appello il Comitato Ue non è riuscito a portare a casa la maggioranza qualificata (16 paesi che rappresentano il 65% della popolazione europea) dei voti sull’autorizzazione a livello europeo di due nuove varietà di mais Gm, il Pioneer 1507 e il Syngenta Bt11, e sul rinnovo dell’autorizzazione del MON 810. E’ tuttavia aumentato il fronte dei paesi contrari ma non sono ancora sufficienti a fermare definitivamente gli organismi geneticamente modificati. Adesso la parola spetta alla Commissione europea che, come spiega Federica Ferrario di Greenpeace, non potrà non tenere conto del voto della maggior parte degli Stati membri.
I voti
A cosa servono
Greenpeace: un voto di responsabilitÃ
Si tratta – conclude la Ferrario – di un voto di responsabilità da parte del nostro Governo che ha tenuto fede agli impegni presi e ha dimostrato di tenere alla salute dei consumatori. L’auspicio è che la Commissione europea, chiamata a superare l’empasse che si è creato dopo il non raggiungimento della maggioranza qualificata, tenga presente del fatto che la maggioranza dei cittadini ha votato in maniera contraria”.