Negli Stati Uniti continuano le cause vincenti di pazienti trattati con il Risperdal che hanno subito effetti collaterali taciuti dall’azienda farmaceutica, la Johnson & Johnson: ad un un giovane del Tennesse i giudici hanno riconosciuto un risarcimento di 70 milioni dollari. Il Risperdal appartiene a un gruppo di farmaci chiamati “antipsicotici”. Negli Usa è stato approvato dalla Food and Drug Administration nel 1993 per il trattamento della schizofrenia. Quattordici anni dopo, il 22 agosto 2007, la stessa Fda ha riconosciuto negli Stati Uniti il Risperidone (il principio attivo del farmaco) come unico farmaco utilizzabile per il trattamento dei casi di schizofrenia negli adolescenti tra i 13 e i 18 anni e per la cura (con l’aggiunta di Litio) dei pazienti tra i 10 e i 18 anni affetti da disturbo bipolare. Anche se ha dimostrato di essere molto efficace nel trattamento di molte condizioni mediche gravi, Risperdal è stato recentemente collegato a un gran numero di gravi effetti collaterali potenzialmente letali. Un recente studio pubblicato sul Journal of Child and Adolescent Psychopharmacology, ha confermato un legame tra l’uso di Risperdal nei giovani e lo sviluppo anormale del tessuto mammario, o ginecomastia. Studi che sono stati utili anche nella causa vinta da un giovane del Tennessee: secondo i giudici la Johnson & Johnson non lo ha messo sufficientemente in guardia dai rischi che potevano seguire all’uso dell’antipsicotico, in particolare sul fatto che il farmaco potesse causare uno sviluppo delle mammelle nell’uomo, la ginecomastia.