Bristol-Myers Squibb dovrà pagare 19,5 milioni di dollari a 43 Stati americani per aver diffuso notizie fuorvianti su Abilify, un farmaco commercializzato anche per usi diversi da quelli previsti dall’autorizzazione della Food and drug administration. Abilify è stato approvato dalla Fda nel 2002 per il trattamento della schizofrenia negli adulti. Da allora è stato commercializzato anche off label, ovvero per il trattamento di altre condizioni, tra cui il disturbo bipolare. Fa parte di una classe di farmaci chiamati antipsicotici atipici: nel 2013 le sue vendite hanno raggiunto i 6,4 miliardi di dollari.
Nel reclamo, gli Stati lamentavano il fatto che l’azienda commercializzava il medicinale anche per uso pediatrico e nei pazienti anziani con sintomi compatibili alla demenza e all’Alzheimer, questo nonostante nel 2006 la Bristol-Myers Squibb avesse ricevuto un avviso circa l’aumentato rischio di morte dei pazienti anziani con psicosi correlata alla demenza trattati con farmaci antipsicotici. Inoltre, sempre secondo la denuncia degli Stati, l’azienda farmaceutica ha violato le leggi di tutela dei consumatori statali minimizzando i rischi di Abilify, tra cui i più noti sono quelli metabolici e gli effetti collaterali come l’aumento di peso. In base all’accordo stragiudiziale, Bristol-Myers Squibb non può più promuovere il farmaco per usi diversi da quelli autorizzati
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