Secondary ticketing, accolto ricorso Siae contro i portali “accaparra-biglietti”

Dopo il clamore degli ultimi mesi attorno al caso del bagarinaggio selvaggio attorno ai mega concerti, arriva la prima sentenza di condanna contro la grave pratica del “secondary ticketing“. Il caso era esploso, in particolare, quando nel giro di pochi minuti i biglietti del concerto dei Coldplay, i  prossimi 3 e 4 luglio allo stadio Meazza di San Siro, a Milano: erano andati esauriti nel mercato primario al prezzo ufficiale, per poi essere immediatamente disponibili sul mercato secondario, tramite piattaforme di commercio elettronico gestite dalle principali società di secondary ticketing.  Ieri,  il Tribunale di Roma ha accolto il ricorso della Siae.

No a rivendita professionale organizzata

Il Giudice Basile ha ritenuto illecita la vendita sul mercato secondario dei biglietti di un evento musicale quando l’attività di secondary ticketing viene svolta in maniera professionale e organizzata dalle stesse società che organizzano l’evento e/o che gestiscono piattaforme informatiche di commercio elettronico, ponendo in essere una vera e propria attività lucrativa che si interpone tra i distributori ufficiali e i consumatori. “Questa modalità di vendita – spiegano Adusbef e Federconsumatori che sono intervenuti nel corso dell’iter processuale tramite gli avvocati Anna Laura Cavalsassi e Gabriella Arcuri – danneggia fortemente i consumatori, poiché i biglietti rivenduti sul mercato secondario sono accessibili a prezzi notevolmente maggiorati e le azioni poste in essere dalle società resistenti, falsano, o sono idonee a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico che il cittadino avrebbe avuto”Ci riserviamo – continuano le due associazioni dei consumatori – inoltre, di agire autonomamente per il risarcimento dei danni subito dagli utenti. In attesa dell’intervento del legislatore, che regolamenti la materia del cosiddetto bagarinaggio, godiamoci questa… “Buona Musica”.

Esulta la Siae

Secondo quanto affermato dalla stessa Società italiana autori ed editori, la sentenza “inibisce a Live Nation, Seatwave, Ticketbis e Viagogo l’ulteriore vendita diretta o indiretta sul mercato secondario dei biglietti dei concerti dei Coldplay del 3 e 4 luglio 2017 allo stadio San Siro di Milano”,  e minaccia “una penale di 2.000 euro per ogni ulteriore biglietto venduto in violazione dell’ordine di inibizione  e condanna le parti chiamate in causa a rifondere a Siae e a Federconsumatori tutte le spese processuali”. Il dg della società Gaetano Blandini aggiunge: “Siamo molto soddisfatti dell’esito positivo del ricorso. Si tratta di un passo importante nella lotta al secondary ticketing, sia per i consumatori, che per tutti gli autori e tutti i titolari del diritto d’Autore e per coloro che operano nel settore”.

La risposta di Live Nation

Nel frattempo, nel pomeriggio è arrivata anche la nota di commento di uno dei soggetti al centro della sentenza, il portale Live Nation, che chiarisce, secondo quanto riportato da Rockol.it, “Live Nation 2 srl precisa che il Tribunale di Roma, con il provvedimento depositato questa mattina, ha accolto solo parzialmente il ricorso promosso da Siae. La parziale inibitoria disposta dal giudice muove da una presunzione erronea in quanto Live Nation non ha mai venduto, né direttamente, né indirettamente, alcun biglietto relativo ai concerti dei Coldplay a siti di secondary ticketing e non ha comunque nessun riflesso concreto sull’operatività di Live Nation. Pur essendo solo un accoglimento parziale delle ragioni del ricorrente, Live Nation rimane convinta della correttezza del proprio operato e ritiene quindi ingiusta e giuridicamente errata l’ordinanza del Giudice, tanto da aver conferito mandato ai suoi legali di proporre reclamo nelle sedi competenti”.