“Nessun dentifricio e nessun altro prodotto per l’igiene orale appartenente a qualunque linea del marchio Pasta del Capitano, attualmente commercializzato da Farmaceutici Dottor Ciccarelli, contiene Triclosan.
Nell’ottica di una costante attenzione alla qualitaÌ€ e al benessere dei nostri consumatori, grazie all’impegno del nostro laboratorio di ricerca interno, abbiamo introdotto da alcuni anni in tutte le formulazioni la molecola brevettata Sulfetal Zn®, a base di Zinco, che ci ha consentito di ottenere prodotti senza il Sodio Lauril Solfato (SLS), il Triclosan, i Parabeni e i conservanti donatori di formaldeide”.
Questa la nota che ci ha inviato l’Ufficio stampa Farmaceutici Dottor Ciccarelli S.p.A., preceduta da una telefonata di confronto con il direttore generale dell’azienda. Inutile dire che ne prendiamo atto con piacere, visto che l’obiettivo della nostra petizione è quello di escluderlo dalle formulazioni almeno dei dentifrici e dei detergenti per l’intimo.
La precisazione dell’azienda, che informalmente ci ha fatto sapere di averlo escluso dalle sue formulazioni dal 2012, apre però un dubbio abbastanza interessante per i consumatori. Il dentifricio Pasta del Capitano Original con antibatterico (con Triclosan, tra l’altro dichiarato sul fronte della confezione) è stato reperito la scorsa settimana e di nuovo oggi, 15 settembre, dal Test-Salvagente. Possibile che un dentifricio fuori produzione a distanza di 4 anni sia ancora venduto? E non da un negozio che lo ha in giacenza chissà da quanto ma da un ipermercato romano che dovrebbe avere una rotazione veloce dei prodotti che vende?
Diamo però atto all’azienda di aver immediatamente ritirato dagli scaffali il prodotto “vetusto”.