Aritmia cardiaca e vomito sanguinoso. Sono questi i sintomi associati al consumo eccessivo di energy drink a base di caffeina secondo uno studio americano pubblicato sul Journal of Addiction Medicine. Imputati numero uno, oltre appunto alla caffeina, la taurina e il guaranà associati al consumo di droghe e alcool: gli effetti sono stati studiati da ultimo su tre casi di giovani uomini che si sono presentati al pronto soccorso con sintomi analoghi. Non solo, quindi, mal di testa, disturbi del sonno e del comportamento. Esclusi problemi congeniti al muscolo cardiaco, i medici e i ricercatori hanno concluso che la causa scatenante fosse stata il mix di droga, alcol e energy drink: tutti sintomi passati nell’arco di 48 ore con l’assunzione di una compressa per portare alla normalità il battito cardiaco. Secondo i ricercatori, i medici del pronto soccorso devo sempre durante l’anamnesi verificare se ci sia stata o meno assunzione di queste bevande.
L’Ue e gli energy drink
Quel che è certo è che il consumo eccessivo di queste bevande sta diventando un’emergenza di cui ha iniziato ad occuparsi anche l’Unione europea, a dir il vero con un approccio che ha visto contrapporsi Commissione e Parlamento. Di recente, gli eurodeputati hanno posto il veto alla proposta della Commissione di introdurre le indicazioni circa la quantità di zucchero e caffeina sulle confezioni delle bevande di cui gli adolescenti sono i maggiori consumatori. Secondo il Parlamento, essere informati, in questo caso “potrebbe essere dannoso per la crescita”, cioè i giovano sarebbero ancor più attratti da quelle bevande sapendo ufficialmente che dentro ci sono tanto (ma tanto) zucchero e caffeina.
“Non diciamo che gli adulti non dovrebbero bere caffè o bevande energetiche, ha dichiarato la relatrice Christel Schaldemose dei Socialisti e Democratici, ma non vogliamo aiutare le aziende a guadagnare ingenti profitti per un’indicazione sulla salute che riteniamo non adatta per i bambini”. Non tutti i messaggi nutrizionali possono, dunque, secondo i deputati, essere destinati ai più giovani.