Ecco le principali novità della Proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis a firma Roberto Giachetti in discussione alla Camera.
Il possesso
Detenere una quantità per uso ricreativo pari a 5 grammi, innalzabili a 15 grammi dentro casa, è lecito e non prevede alcuna richiesta di autorizzazione o comunicazione preventiva. Nel caso di possesso per uso terapeutico, è possibile detenere una quantità maggiore.
Lo spaccio
Vendere cannabis senza autorizzazione rimane comunque un reato perseguibile, anche per quantità inferiori a 5 grammi. Non sarà perseguibile per legge invece la cessione gratuita di un quantitativo pari a quello concesso per uso personale
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L’autocoltivazione
É possibile coltivare per il consume personale fino a 5 piante di cannabis di sesso femminile, sia da soli che in forma associate. Nel caso della forma associata esite anche la modalità affidata ai cannabis social club, associazioni senza scopo di lucro, che possono avere un massimo di 50 soci maggiorenni e residenti in Italia, e coltivare 5 piante per socio. Sia nel primo che nel secondo caso è necessario inviare una comunicazione all’Ufficio regionale dei Monopoli competente per territorio, ma non serve alcuna autorizzazione. Dopo 30 giorni dalla comunicazione è possibile iniziare a coltivare.
Privacy
I dati inviati ai Monopoli per l’autocoltivazione saranno trattati come dati sensibili, e secondo quanto stabilisce il Codice della Privacy non possono essere acquisiti e diffuse per altre modalità .
La vendita
Ad eccezione dell’autocoltivazione, la produzione e la vendita al dettaglio della cannabis, così come la preparazione dei prodotti da essa derivati, per finalità ricreative sarà gestita in regime di monopolio. Bisognerà essere autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dai Monopoli. I soggetti che entrano in questo settore dovranno attenersi a regole precise come la tracciabilità del processo produttivo, il divieto di importazione e esportazione di piante e derivati, la vendita al dettaglio solo in negozi dedicati esclusivamente a questa attività , controlli del Ministero della salute sulle tipologie e le caratteristiche dei prodotti. Chi viola le regole, è perseguibile seconod le leggi sul traffico illecito di droga.
Vietato consumarla in pubblico
Rimane comunque vietato assumere marijuana e hashish in lugoo pubblico, all’aperto e allavoro. Solo gli spazi private (incluso quelli all’aperto) sono leciti per il consume di cannabis.
Niente fumo alla guida
Riguardo l’interazione tra cannabinoidi e Codice della strada, questi verranno trattati come alcool e altre droghe. Sarà vietato mettersi alla guida sotto effetto di Thc. Quello che la legge non chiarisce è come determinare se il conducente fermato a un controllo stia sotto effetto di cannabis, o semplicemente l’abbia fumato recentemente.
Miglorie per quella terapeutica
La cannabis terapeutica è legale in Italia, ma la maggior parte di principio attivo arriva ancora dall’estero con costi elevati e in quantità insufficienti. La legge semplificherà le modalità di prescrizione e consegna dei farmaci, e la modalità di individuazione delle aree per la coltivazione di cannabis terapeutica e delle aziende farmaceutiche autorizzate a produrle, con l’obiettivo di soddisfare il fabbisogno nazionale.
Fondi per la sensibilizzazione
Il 5% del ricavato dalle vendite servirà a finanziare il Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga, mentre I proventi delle sanzioni amministrative derivati dalle violazioni in questo settore, andranno interamente destinati a interventi informativi, educativi, preventivi, curativi e riabilitativi, realizzati dalle istituzioni scolastiche e sanitarie e rivolti a consumatori di droghe e tossicodipendenti.
Etichetta trasparente
Toccherà al ministero della Salute, con appositi decreti, stabilire le modalità di confezionamento dei prodotti per garantire un’effettiva trasparenza delle informazioni circa il livello del principio attivo presente e gli effetti dannosi per la salute connessi al consumo dei derivati dalla cannabis.