L’obiettivo è nobile, la procedura e i tempi un po’ meno. Il Parlamento europeo ha avviato l’iter per la revisione delle etichette energetiche degli elettrodomestici, quelle – per intenderci – che troviamo su frigorifero & co e che con una scala che va da A+++ a D ci indicano quanta energia consumano. Questa classificazione è da molti ritenuta di non immediata comprensione soprattutto perché tra A+++, A++ e A+ il livello di efficienza cambia moltissimo mentre i consumatori le percepiscono come identiche. La classificazione allo studio – la bozza su cui si è espressa la commissione industria del Parlamento europeo è stata messa a punto lo scorso anno dalla Commissione europea – prevede una scala da A a G dove A è la classe migliore e G quella peggiore. Purtroppo l’approvazione non è prevista in tempi brevi: le asciugatrici, gli aspirapolvere e i condizionatori saranno “rietichettati” entro cinque anni dall’approvazione della legge. Mentre le stufe, gli scaldabagni e le caldaie avranno sei anni di tempo. Una categoria più piccola, che comprende lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi e televisioni avrà invece 21 mesi per sostituire l’etichetta. Tuttavia questi tempi partiranno quando la classificazione entrerà in vigore: adesso siamo ancora al parere favorevole espresso dalla Commissione industria sulla bozza elaborata dall’esecutivo. Il prossimo passo sarà il voto in plenaria che darà il via ai negoziati nel Consiglio dei Ministri.