Un pacchetto senza loghi ma con immagini scioccanti dei danni che può provocare il fumo. Il prossimo 1 gennaio la Francia cambia strada nella vendita delle sigarette: scompariranno, infatti, i pacchetti brandizzati per fare posto ad un’unica confezione standard. Tutti uguali, neutri, solo con il nome della marca, stampato su fondo verde che non potrà in ogni caso occupare più del 35% della superficie del packaging perché il restante 65% sarà riservato alla comunicazione sanitaria, alle campagne del ministero contro il tabagismo.
Obiettivo? Cercare di porre un freno al tabagismo. Se la novità riuscirà nel suo intento è tutto da vedere. Quel che sappiamo con certezza è che in Australia, dove il governo ha scelto questa via nel 2012, il consumo di tabacco illegale è aumentato di due punti percentuali, dello 0,5 per cento il consumo legale e di oltre tre punti quello da parte dei ragazzi under 17.
Il prossimo 20 maggio anche in Italia entrerà in vigore un provvedimento che condivide con quello francese lo scopo dissuasivo ma non va così oltre. Dal prossimo mese, infatti, tutte le confezioni di sigarette e tabacco in vendita da maggio dovranno presentare scritte allarmanti che scoraggino l’acquisto, mettendo in evidenza la natura cancerogena delle sostanze che scaturiscono dalla combustione del tabacco.
Scritte come “Il fumo uccide – smetti subito”, “provoca l’ictus” o “Contiene oltre 70 sostanze cancerogene” saranno accompagnate anche da immagini molto forti di fumatori malati a causa dell’eccessivo consumo di tabacco. Infine, sulle confezioni dovrà comparire anche il numero verde di un servizio che aiuta a smettere di fumare.