Le aziende di imballaggio non riescono a rinunciare al bisfenolo A. Secondo un report prodotto da alcune organizzazioni no profit americane, il 70% delle 200 lattine analizzate contiene il Bpa. Si tratta di lattine prodotte per alcuni dei big del settore come Campbell Soup Company, Progresso della General Mills Inc., Whole Foods e Trader Joe.
Cos’è il Bisfenolo A
Il bisfenolo A è una sostanza chimica usata prevalentemente in associazione con altre sostanze chimiche per produrre plastiche e resine. A gennaio del 2015 l’Efsa ha pubblicato la sua nuova, completa valutazione sull’esposizione dei consumatori al Bpa e sulla tossicità della sostanza, Gli esperti dell’Agenzia hanno concluso che il bisfenolo non rappresenta un rischio per la salute della popolazione di alcuna fascia di età (inclusi feti, neonati e adolescenti), ai livelli attuali di esposizione. Gli esperti dell’Efsa hanno ridotto il livello di sicurezza del Bpa da 50 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (µg/kg di pc/giorno) a 4 µg/kg di pc/giorno.
Operazione trasparenza negli Usa
Trovandosi un po’ ovunque, resta il problema della difficoltà di stabilire con certezza la quantità di sostanza ingerita inconsapevolmente. Per questo motivo, negli Usa la senatrice Dianne Feinstein ha presentato una proposta di legge per chiedere che divenga obbligatorio indicare in etichetta l’eventuale presenza di bisfenolo nell’imballaggio.
Ma c’è chi ha deciso di fare meglio. Come la Campbell che ha deciso di eliminare la sostanza chimica dalle sue lattine entro due anni.