Dall’inizio dell’anno 7 marchi che commercializzano le collanine d’ambra per alleviare i dolori della dentizione dei bambini hanno ritirato dal mercato i loro “gioielli”. A lanciare l’allarme la rivista francese 60 Millions de Consommateurs che sottolinea come alcune farmacie continuino a vendere questi oggetti nonostante il divieto dell’autorità francese alla loro commercializzazione. E questo non a caso. I controlli effettuati nel 2015 nell’ambito della repressione delle frodi hanno messo in evidenza due fattori di rischio legati a queste collane. Il primo riguarda la facilità con cui le palline d’ambra possono staccarsi e essere ingerite dal bambino e l’altro ha a che fare con il rischio di strozzamento del piccolo.
Non è la prima volta che questi oggetti vengono messi sotto accusa. Un report del 2003 dell’ospedale parigino Necker ha documentato 30 morti l’anno di bambini per strangolamento da collane e pendenti (tra i quali quelle di ambra), fenomeno che ha indotto la società di pediatria d’oltralpe ad allertare le autorità sanitarie e l’ordine dei farmacisti a ricordare ai propri soci che la vendita di tali oggetti in farmacia è proibita. Nonostante  per i farmacisti sia prevista una sanzione disciplinare, sono in molti a continuare a vendere questi oggetti perché hanno tanto appeal tra le mamme ma nessuna prova scientifica della loro utilità .