Legge anti spreco, al via discussione alla Camera

spreco alimentare

Inizia oggi alla Camera dei deputati la discussione sulle linee generali della proposta di legge sulla limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale. Si tratta di un provvedimento che punta a ridurre la quantità di cibo che quotidianamente viene gettata sia dalla grande distribuzione che dalle famiglie. Maria Chiara Gadda, deputata Pd, con il collega di partito Massimo Fiorio, è la prima firmataria della proposta: “Quello che proponiamo – continua Gadda – è un approccio trasversale a tematiche diverse: la sostenibilità ambientale, per cui puntiamo a ridurre la quantità di rifiuti con attività di prevenzione ed estensione del ciclo di vita dei prodotti; l’emergenza sociale che richiede una riduzione degli sprechi attraverso il recupero e la donazione delle eccedenze, in particolare alimentari; e infine il profilo dell’innovazione: la lotta agli sprechi non deve passare solo da iniziative a titolo benefico, ma deve far nascere un’economia circolare, in cui ogni bene destinato al consumo possa essere riutilizzato”.

L’on. Gadda chiarisce anche qual è il punto di partenza del progetto: “Non inseguiamo la proposta francese (che prevede forti sanzioni per i supermercati che sprecano il cibo, ndr). Siamo partiti dalle buone pratiche già diffuse sul territorio nazionale, e abbiamo elaborato un testo che propone regole semplici per le donazioni degli alimenti invenduti e di altre tipologie di prodotti: insomma, puntiamo a meno burocrazia e più incentivi per i soggetti donatori e per le imprese del settore agroalimentare che adottano sistemi di produzione tecnologicamente avanzati, innovativi e a minore impatto ambientale”.

NON SOLO ALIMENTI

Punti salienti della normativa proposta sono, ad esempio, l’ampliamento della platea dei soggetti (oggi solo le Onlus) che in base alla legge del buon Samaritano del 2003 possono, a fini di beneficenza, effettuare la distribuzione gratuita degli alimenti; l’ampliamento dei beni che possono essere donati (alimentari, prodotti per l’igiene o la pulizia della casa o della persona, abbigliamento, libri e materiale scolastico, giocattoli e farmaci); l’inserimento delle donazioni di prodotti per il consumo e l’igiene animale. Sul versante delle semplificazioni e degli incentivi, si prevede, tra l’altro, lo snellimento degli adempimenti burocratici per le donazioni e la riduzione della tariffa sui rifiuti.