Sarà la volta buona? Molti utenti, specie a Roma ci sperano. La novità è l’arrivo dei nuovi contatori 2G che cominceranno a entrare già da quest’anno nelle nostre case per sostituire la prima generazione di quelli elettronici, così come ha stabilito l’Autorità per l’Energia elettrica.
Al contrario di quanto si mormora, la sostituzione non avrà alcun extracosto per gli utenti: in bolletta già paghiamo una quota per i contatori e non dovrebbero esserci aumenti di questa tariffa in caso di cambio.
Cosa dovrebbero consentire i nuovi misuratori?
Le premesse e le promesse sono tante: eliminazione delle code di fatturazione calcolate su misure stimate, procedure di cambio fornitura e di voltura più veloci ed efficienti, superamento del sistema delle fasce predefinite, rendendo possibili nuove offerte con fasce orarie flessibili definite dal venditore o con soluzioni prepagate, disponibilità di dati dettagliati al quarto d’ora sul proprio comportamento energetico per il risparmio e la gestione innovativa dei consumi (energy footprint).
A molti, in diverse parti di Italia, già basterebbe eliminare finalmente le fatture basate sui consumi stimati, che ancora imperversano nelle nostre bollette, ma l’Authority non ha dubbi sull’evoluzione tecnologica di questi contatori. E spiega che tra le diverse funzionalità dei nuovi misuratori 2G viene, ad esempio, prevista la rilevazione dei dati dell’energia ogni 15 minuti e la rilevazione continua della potenza, per avere un quadro sempre aggiornato quotidianamente dei nostri prelievi giornalieri e comportamenti di consumo, con dati da visualizzare sul display o da trasferire a dispositivi esterni.
La sostituzione avverrà partendo dai contatori elettronici di prima generazione – installati a partire dal 2001- che progressivamente terminano la loro vita utile di 15 anni.