La novità è attesa da tempo e per il momento Equitalia ha definito con il Pra un accordo che prevede la sospensione delle ganasce fiscali in presenza di una rateizzazione. E questo a prescindere dal momento in cui è stata chiesta la dilazione.
Andiamo con ordine. La novità , anticipata da Il Sole 24 Ore, che sta prendendo corpo presso il concessionario su input dell’amminstratore delegato, Ernesto Maria Ruffini, consentirà di mitigare uno degli effetti negativi per il contribuente conseguenti al decreto attuativo della delega fiscale sulla riscossione. In sostanza: stop al fermo amministrativo del veicolo se il contribuente paga a rate le cartelle di Equitalia. Una volta concessa la rateizzazione e pagata la prima rata, tutti i debitori potranno chiedere di rimuovere il fermo amministrativo, chiedendo a Equitalia di prestare il proprio assenso all’annotazione della sospensione al Pra. Fino ad oggi se il fermo risulta iscritto prima della concessione della dilazione, questo non può essere cancellato, e la macchina resta bloccata. Morale: anche se rateizzo il fermo amministrativo rimane.
Oltre 266mila fermi nel 2015
Per superare questa assurdità e limitare i disagi ai contribuenti (266mila fermi nel 2015) Equitalia ha definito con il Pra un accordo che prevede, in questi casi, la sospensione del fermo ripristinando la possibilità di utilizzare il veicolo. A tal fine, le strutture di Equitalia rilasceranno un’apposita comunicazione con la quale il debitore potrà recarsi negli uffici del Pra per effettuare l’annotazione. È già allo studio, inoltre, la possibilità di definire una procedura che permetta la sospensione e la cancellazione del fermo direttamente presso Equitalia tramite collegamenti telematici con il Pra.