Chiedilo al Test è la sezione che tutti i mesi ospita le domande, i quesiti, le riflessioni, i dubbi dei nostri utenti e consumatori su un determinato argomento, e le risposte dei nostri esperti. Questo mese ci occupiamo di Imu e Tasi, un argomento di grande attualità.
Su il Test in edicola questo mese, lo speciale con gli approfondimenti sul tema e qui di seguito le risposte ai principali quesiti.
LA TASI SULLA PRIMA CASA VERRÀ TOLTA?
Sì, a eccezione delle abitazioni di lusso accatastate in categoria A1, A8 e A9. In pratica dal 2016 le abitazioni principali, dove il possessore e il suo nucleo familiare hanno stabilito la residenza e la dimora, non saranno più soggette al versamento della Tasi. L’Imu invece sarà mantenuta sulle dimore signorili, utilizzate come abitazioni principali, con l’applicazione dell’aliquota agevolata comprensiva delle detrazioni.
Non conosci il Salvagente? Scarica GRATIS il numero con l'inchiesta sull'olio extravergine cliccando sul pulsante qui in basso e scopri cosa significa avere accesso a un’informazione davvero libera e indipendente
ANCHE GLI INQUILINI BENEFICERANNO DELL’ABOLIZIONE?
Sì, ma sempre dal 2016. In pratica la quota occupante della Tasi, compresa tra il 10 e il 30% dell’importo complessivamente dovuto dal titolare, non dovrà essere più pagato, a condizione che l’affittuario e il comodatario abbiano destinato l’immobile a loro abitazione principale.
MANOVRA A PARTE, IL SALDO TASI 2015 SARÀ VERSATO CON LE STESSE REGOLE?
Sì, è esatto, le disposizioni della legge di Stabilità avranno effetto solo dal 2016, quindi per il 2015 tutto rimane uguale.
COME FUNZIONA IL CALCOLO DEL SALDO? L’ALIQUOTA È SEMPRE LA STESSA?
Bisogna fare riferimento alla delibera 2015 del Comune se è stata approvata altrimenti si applicano le regole 2014. Spieghiamo. È possibile che l’acconto di giugno sia stato versato con un’aliquota diversa da quella ufficiale disposta per il 2015. Quindi è bene informarsi presso il Comune o farsi assistere da un intermediario fiscale abilitato. Se ad esempio l’aliquota con la quale è stato calcolato l’acconto di giugno era la stessa del 2014, e solo in un secondo momento il Comune ha deliberato una diversa aliquota per il 2015, bisognerà calcolare da capo l’imposta sui 12 mesi dell’anno con la nuova aliquota, poi dall’importo ottenuto sottrarre l’acconto, tenendo conto ovviamente delle detrazioni se si tratta di un’abitazione principale.
COME SI CALCOLA L’IMPOSTA?
Il procedimento è identico per Tasi e Imu. Aliquote a parte. Si parte dalla rendita catastale di base, la si rivaluta del 5% e si moltiplica il risultato per un certo coefficiente abbinato alle diverse tipologie di immobile (per le abitazioni è 160). Dopodiché, ottenuta la base imponibile, si applica l’aliquota, si sottrae l’intera detrazione spettante (in caso di abitazione principale), e si ottiene l’imposta da versare, da cui – ricordiamo – si dovrà sottrarre l’acconto già pagato a giugno. Da specificare che la sottrazione del- la detrazione avviene per intero, e non parzialmente come per l’acconto, dal momento che il calcolo è a saldo, quindi sull’intero periodo di possesso.
COME SI PAGA?
I contribuenti dovranno provvedere per proprio conto al calcolo dell’imposta e poi versarla in banca o alla posta con modello F24.